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Resoconto Stenografico
XIX LEGISLATURA
Resoconto Sommario dell'Assemblea
Seduta n.389 di giovedì 28 novembre 2024
INDICE
(nominativi degli intervenuti in ordine alfabetico)
- Missioni. PRESIDENTE (ASCANI Anna)
PRESIDENTE. Comunico che, ai sensi dell'articolo 46, comma 2, del Regolamento, i deputati in missione a decorrere dalla seduta odierna sono complessivamente 99, come risulta dall'elenco consultabile presso la Presidenza e che sarà pubblicato nell'allegato A al resoconto stenografico della seduta odierna (Ulteriori comunicazioni all'Assemblea saranno pubblicate nell'allegato A al resoconto della seduta odierna).
- Preavviso di votazioni elettroniche (ore 11,36). (ore 11,36) (ore 11,36) PRESIDENTE (ASCANI Anna)
PRESIDENTE. Poiché nel corso della seduta potranno aver luogo votazioni mediante procedimento elettronico, decorrono da questo momento i termini di preavviso di 5 e 20 minuti previsti dall'articolo 49, comma 5, del Regolamento.
Saluto gli studenti e i docenti del Liceo classico “Michele Amari” di Giarre, Catania, che assistono ai nostri lavori dalle tribune (Applausi). - Sull'ordine dei lavori. PRESIDENTE (ASCANI Anna)GAETANO AMATO
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare sull'ordine dei lavori il deputato Amato. Ne ha facoltà.
PRESIDENTE (ASCANI Anna)GAETANO AMATO (M5S). Grazie, signora Presidente. Ieri il TAR del Lazio ha accolto l'istanza di sospensione del decreto che regola le disposizioni applicative del credito d'imposta, su richiesta di alcuni produttori. Tempesta a ciel sereno? No, perché è da almeno un anno che stiamo dicendo, prima al Ministro Sangiuliano e, successivamente, al Ministro Giuli, che quel provvedimento era sbagliato, che quel provvedimento metteva a rischio il lavoro di centinaia e centinaia di persone.
Nello scorso anno, il 66 per cento delle produzioni era fermo, perché questo Governo non era stato capace di promulgare i bandi dei contributi selettivi e del tax credit. Ora che il TAR ha accettato l'istanza e si riserva di esaminare in udienza, il 4 marzo 2025, il decreto sul tax credit, nonché i decreti direttoriali ad esso allegati, passerà un altro anno prima che si possa continuare a lavorare. Però, il Ministero ha detto che, fino ad allora, sarà valido il decreto promulgato. E allora noi chiediamo che il Ministro venga in Aula a dirci come intenda regolarsi, perché chi parteciperà a quel bando lo farà secondo regole che il TAR non ha ancora approvato. Cosa accadrà dopo? Cosa succederà a chi, magari, ha avuto accesso e si è esposto con le banche? Cosa ne sarà del cinema italiano? Noi dimentichiamo che il cinema italiano è stato una delle arti più importanti. La “settima arte” è stata coniata da un critico cinematografico italiano, da Canudo. Il primo movimento macchina nella storia del cinema è stato fatto da un regista italiano, Giovanni Pastrone, in Cabiria. Siamo stati coloro che hanno inventato il neorealismo; i registi italiani storici sono stati presi ad esempio dal mondo intero.
Noi avevamo avvertito il Ministro, gli avevamo chiesto di fermare, di sospendere quel tax credit, di sedersi a ragionare con le associazioni di categoria. Lui ha detto che lo avevano già fatto ed era su quello che era nato quel decreto. Guarda caso, sono quelle associazioni che hanno fatto ricorso. Quindi, o il Ministro non sa di cosa parla o il Ministro si è fidato di qualcuno che non sa cosa faceva. Mediamente, un lavoratore dello spettacolo, signora Presidente, guadagna 8.000 euro lordi l'anno. Mediamente, un lavoratore dello spettacolo mette insieme 41 giornate lavorative l'anno: per accedere a un anno di contribuzione pensionistica ce ne vogliono 90, quindi, mediamente, un lavoratore dello spettacolo deve attendere 2 anni per maturare un anno di pensione.
Questo Governo, ancora una volta, fa questo, dopo quello che già ha dimostrato in passato con il decreto Albania. Ieri, il collega Quartini faceva notare quanto accaduto nella sanità: i guasti, i danni che stanno facendo; salvo, poi, ricorrere a toppe che sono peggiori del buco. Quindi, ripeto, noi chiediamo che il Ministro venga in Aula e ci dica come intende applicare il decreto (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).MATTEO ORFINIPRESIDENTE. Ha chiesto di parlare, sullo stesso argomento, l'onorevole Orfini. Ne ha facoltà.
PRESIDENTE (ASCANI Anna)MATTEO ORFINI (PD-IDP). Grazie, Presidente. Intervengo per associarci alla richiesta del collega Amato e chiedere anche noi un'informativa urgente al Ministro Giuli su questa vicenda della crisi del cinema, perché vede: questa è una storia davvero emblematica dei disastri che si stanno producendo in questo Paese, perché noi non parliamo di un settore residuale dell'economia italiana. Il settore del cinema e dell'audiovisivo, tra addetti diretti e indiretti, conta 180.000 persone; 180.000 lavoratrici e lavoratori che, da quasi un anno, come ricordava il collega Amato, sono fermi, vivono una crisi drammatica - centinaia di imprese e 180.000 lavoratori - dovuta non al fatto che quel settore sia in crisi.
Era un settore che andava bene, che funzionava, che produceva PIL, che produceva lavoro e ricchezza: è stato scientificamente mandato in crisi dal Governo, che, per mesi, quasi un anno, ha paralizzato le regole sul tax credit e non solo, che servivano a montare i budget di quei film e di quelle produzioni, e, non emanando le regole, ha impedito a quelle produzioni di lavorare. Poi, in coda, qualche mese fa, ha tirato fuori delle norme che stravolgevano i principi e, sostanzialmente, cancellavano dal mondo del cinema le produzioni indipendenti, che sono quelle che producono la larga parte di ciò che viene fatto nel nostro Paese.
È una sorpresa? No, ha ragione il collega Amato, noi lo denunciamo da mesi e lo denunciano da mesi i lavoratori. Ci sono state manifestazioni, i lavoratori e le lavoratrici del cinema sono scesi in piazza più volte dietro a uno striscione che diceva “Siamo ai titoli di coda”, per ricordare che eravamo vicini alla fine. Noi abbiamo presentato, 6 mesi fa, una risoluzione su questo in Commissione cultura, in cui abbiamo discusso di tutto, di qualunque argomento dello scibile umano, ma ci è stato impedito di discutere di questo, perché la Sottosegretaria competente, Borgonzoni, che è quella che ha inventato queste norme, non si è mai degnata di venire in Parlamento a confrontarsi, perché il Ministro Sangiuliano era evidentemente impegnato in altre attività e perché il Ministro Giuli, appena arrivato, ha avuto la brillante idea di negare la crisi.
È venuto da noi e ha detto: non è vero, si stanno facendo le produzioni. Non so dove le ha viste, non so chi glielo ha raccontato. Forse ha bisogno di tempo per entrare nel ruolo, però il tempo qui non c'è. Quindi, noi abbiamo oggi bisogno di capire cosa accadrà - non noi, quei lavoratori e quelle imprese -, di capire cosa succederà quando, a marzo, ci sarà la sentenza del TAR, cosa deve fare un produttore oggi per montare un film, di quali regole si deve fidare, a cosa deve fare riferimento. O deve stare un altro anno fermo?
Il problema è che noi stiamo mandando al macero un settore industriale del nostro Paese che produceva ricchezza e lavoro, oltre al fatto che produceva anche un po' di immaginario, un po' di gloria per il nostro Paese in giro per il mondo. Noi questo stiamo chiedendo, semplicemente che si venga qua, che un Ministro, se si ricorda di essere Ministro, venga qua, racconti cosa vuole fare il Ministero e come voglia risolvere un problema che hanno creato questo Governo e quel Ministero (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista).BENEDETTO DELLA VEDOVAPRESIDENTE. Riferirò al Presidente delle richieste di informativa giunte dai gruppi.
Ha chiesto di parlare, su un altro argomento, l'onorevole Della Vedova. Ne ha facoltà.PRESIDENTE (ASCANI Anna)BENEDETTO DELLA VEDOVA (MISTO-+EUROPA). Grazie, signora Presidente. Intervengo sull'ordine dei lavori a proposito del voto che abbiamo avuto questa mattina con la riunione congiunta delle due Camere. A luglio di quest'anno, il Presidente della Repubblica si esprimeva così a proposito della mancanza di un giudice della Corte costituzionale: “Si tratta di un vulnus alla Costituzione compiuto dal Parlamento, proprio l'istituzione che la Costituzione considera al centro della vita della nostra democrazia. Invito con garbo, ma con determinazione, a eleggere subito questo giudice”.
Sono passati praticamente 5 mesi. Questa mattina, tutti quanti insieme, abbiamo ripetuto la pantomima di convocare le Camere, con tutto quello che comporta, per un voto con 4 o 5 nomi, e il resto schede bianche. Io e il collega Magi abbiamo da subito chiesto alla Presidenza della Camera di farsi parte diligente, anche con il Presidente del Senato, perché si arrivi a una convocazione delle sedute senza soluzione di continuità fino all'elezione, a questo punto, dei 4 giudici. È un vulnus autoinflitto, oltre che poco rispettoso nei confronti del Presidente della Repubblica. Non so quando dovremo ritrovarci, se è già stato deciso, per fare questa messa in scena.
Credo che sarebbe molto più serio, a maggior ragione adesso che i giudici da eleggere sono quattro. È vero che per altri due scrutini ci saranno maggioranze disallineate, ma allora convochiamo le Camere prima possibile - Presidente, le chiedo di chiedere questo al Presidente Fontana -, in un giorno tra quelli liberi dai lavori, un lunedì, un venerdì della prossima settimana, convochiamo ad oltranza le Camere. Si faranno due scrutini ancora a vuoto? Va bene. Al terzo scrutinio - quindi, nel pomeriggio - le maggioranze saranno allineate.
Ci saranno tutte le condizioni per prendere gli accordi tra le forze politiche parlamentari al fine di arrivare all'elezione, a questo punto, dei 4 giudici mancanti. Però facciamolo, che senso ha continuare così? Ci sono tutte le condizioni, non è una novità, non è un'improvvisazione. Si sa da mesi, da anni, che sarebbe arrivato questo momento. Ma, anziché riconvocarci, con tutto quello che comporta, per fare finta, si convochino le Camere riunite a oltranza fino all'elezione dei 4 giudici della Corte costituzionale.
Ci sono passaggi importantissimi e delicati, come quello della valutazione dell'ammissibilità dei referendum che si terranno la prossima primavera. Ci sono tutte le condizioni politiche, evitiamo di nuovo di autoinfliggerci questa figura pessima di trovarci a far finta. Si convochino le Camere ad oltranza per l'elezione dei giudici costituzionali (Applausi dei deputati del gruppo Misto-+Europa).FRANCESCO EMILIO BORRELLIPRESIDENTE. Naturalmente riferirò, anche in questo caso, al Presidente.
Ha chiesto di parlare l'onorevole Borrelli. Ne ha facoltà.PRESIDENTE (ASCANI Anna)FRANCESCO EMILIO BORRELLI (AVS). Grazie, Presidente. Mi rivolgo al Ministro Piantedosi. Nell'ultima settimana, tre giornalisti campani - Vincenzo Iurillo, Pino Grazioli e Gaetano Fioretti - sono stati minacciati, direttamente o indirettamente, dalla criminalità organizzata. Una settimana in cui quello che sta succedendo sul nostro territorio è che anche chi parla o chi fa interventi di carattere giornalistico nei confronti della criminalità organizzata viene minacciato. Addirittura, Vincenzo Iurillo, che è un giornalista de il Fatto Quotidiano, è stato minacciato nell'aula di tribunale mentre stava testimoniando. Un altro, Pino Grazioli, è stato minacciato, in una diretta su TikTok, da un boss della camorra, dal carcere in cui questo boss si trova, e la squadra mobile lo ha intercettato.
Voglio leggerlo all'Aula, perché ci dobbiamo rendere conto di quello che sta succedendo anche tra i giornalisti che si occupano di battaglie, anzi, di raccontare più che di fare battaglie nei confronti della camorra. Tra le vittime designate dalla furia del boss Marsicano c'è anche il giornalista Pino Grazioli, accusato di avere condiviso sui social contenuti che collegavano il clan all'omicidio di Covelli.
Covelli è un ragazzo che è stato ucciso a Pianura da una banda di camorristi per lo spaccio della droga e il suo corpo è stato abbandonato in una campagna e bruciato per non renderlo riconoscibile ai familiari. Aveva 19 anni, questo ragazzo. Secondo il boss, Grazioli avrebbe osato troppo e andava punito in modo esemplare. “Lo devono spremere come un limone”, ha detto, aggiungendo minacciosamente: “questa volta non lo butto nella selva”. Le minacce sono state registrate nell'ambito delle indagini, quindi sono atti ufficiali della squadra mobile, e hanno spinto le autorità a rafforzare le misure di sicurezza intorno al giornalista.
L'altro, Gaetano Fioretti, ha trovato la macchina devastata. In queste condizioni devono operare gli uomini e le donne dell'informazione sul nostro territorio (Applausi dei deputati del gruppo Alleanza Verdi e Sinistra e di deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista) e credo che il Ministro debba intervenire, perché questi giornalisti rischiano ogni giorno per raccontare la verità e la vergogna della criminalità organizzata.PRESIDENTE. Riferirò al Presidente della sua richiesta di informativa.
Intanto saluto il Ministro per la Costituzione e le relazioni con l'Unione europea del Regno Unito, Nick Thomas-Symonds, che assiste ai nostri lavori dalle tribune (Applausi). - Seguito della discussione del disegno di legge: Legge annuale per il mercato e la concorrenza 2023 (A.C. 2022-A). PRESIDENTE (ASCANI Anna)
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca il seguito della discussione del disegno di legge n. 2022-A: Legge annuale per il mercato e la concorrenza 2023.
Ricordo che nella seduta di ieri si è concluso l'esame degli emendamenti.
Secondo quanto convenuto nella riunione della Conferenza dei presidenti di gruppo tenutasi nella giornata di ieri, nella seduta odierna si passerà all'esame degli ordini del giorno, mentre lo svolgimento delle dichiarazioni di voto finale e della votazione finale avrà luogo nella giornata di martedì 3 dicembre, a partire dalle ore 14.(Esame degli ordini del giorno - A.C. 2022-A)
PRESIDENTE (ASCANI Anna)MASSIMO BITONCIPRESIDENTE. Passiamo all'esame degli ordini del giorno presentati (Vedi l'allegato A).
Se nessuno chiede di intervenire per illustrare gli ordini del giorno, invito il rappresentante del Governo ad esprimere il parere sugli ordini del giorno presentati.PRESIDENTE (ASCANI Anna)MASSIMO BITONCI, Sottosegretario di Stato per le Imprese e il made in Italy. Grazie, Presidente. Sull'ordine del giorno n. 9/2022-A/1 Malaguti, il parere è favorevole. Sull'ordine del giorno n. 9/2022-A/2 Zucconi, il parere è favorevole previa espunzione delle premesse 8, 10, 11 e 13 e con la seguente riformulazione dell'impegno: “a valutare l'opportunità di intraprendere specifiche iniziative dirette a modificare, d'intesa con la Commissione europea e secondo modalità che escludano il rischio di reversal rispetto agli obiettivi PNRR già valutati e rendicontati positivamente, l'attuale disciplina in materia di procedure di assegnazione delle concessioni di grandi derivazioni di acqua ad uso idroelettrico”.
Sull'ordine del giorno n. 9/2022-A/3 Giorgianni il parere è favorevole.
Sull'ordine del giorno n. 9/2022-A/4 Benzoni, espunte le premesse, il parere è favorevole con la seguente riformulazione: “impegna il Governo a valutare l'opportunità di adottare iniziative normative per riordinare le disposizioni relative alla raccolta e alla ripartizione del compenso per copia privata ad uso personale”.
Sull'ordine del giorno n. 9/2022-A/5 D'Alessio il parere è contrario.
Sull'ordine del giorno n. 9/2022-A/6 Foti il parere è favorevole.
Sull'ordine del giorno n. 9/2022-A/7 Maerna il parere è favorevole con la seguente riformulazione del solo impegno: “impegna il Governo ad adottare, per quanto di competenza, iniziative volte a consentire ai comuni che hanno dovuto revocare licenze ordinarie a causa di errori procedurali, sostituendole con licenze temporanee non aggiuntive rispetto al contingente programmato, di adottare iniziative utili per evitare che dalla revoca possano derivare pregiudizi in termini di efficienza del servizio pubblico locale non di linea”.
L'ordine del giorno n. 9/2022-A/8 Pastorella è accolto integralmente come raccomandazione.
Sull'ordine del giorno n. 9/2022-A/9 Sottanelli il parere è contrario.
Sull'ordine del giorno n. 9/2022-A/10 Marattin il parere è favorevole con la seguente riformulazione: “impegna il Governo a valutare l'opportunità di”.
Sull'ordine del giorno n. 9/2022-A/11 Barabotti il parere, espunte tutte le premesse, è favorevole. Sull'ordine del giorno n. 9/2022-A/12 Cappelletti il parere è favorevole con la seguente riformulazione: “impegna il Governo ad adottare opportune iniziative normative, nell'ambito delle proprie competenze, volte a contrastare le sollecitazioni commerciali indesiderate di cui in premessa”.
Sugli ordini del giorno n. 9/2022-A/13 L'Abbate e n. 9/2022-A/14 Pavanelli il parere è contrario.
Sugli ordini del giorno n. 9/2022-A/15 Matone e n. 9/2022-A/16 Cavo il parere è favorevole.
L'ordine del giorno n. 9/2022-A/17 Bof è accolto come raccomandazione.
Sull'ordine del giorno n. 9/2022-A/18 Del Barba il parere è contrario sulle premesse e favorevole sull'impegno se riformulato come è stato riformulato l'ordine del giorno n. 9/2022-A/2 Zucconi.
Sull'ordine del giorno n. 9/2022-A/19 Lupi il parere è favorevole con la seguente riformulazione dell'impegno: “impegna il Governo a valutare l'opportunità di comprendere nella remunerazione del 5 per cento ogni eventuale servizio aggiuntivo offerto agli esercenti solo se strettamente necessario all'erogazione del servizio sostitutivo di mensa”.
Sull'ordine del giorno n. 9/2022-A/20 Panizzut il parere è favorevole.
L'ordine del giorno n. 9/2022-A/21 Lazzarini è accolto come raccomandazione.
Sull'ordine del giorno n. 9/2022-A/22 Loizzo il parere è favorevole.
Sull'ordine del giorno n. 9/2022-A/23 Cavandoli il parere è favorevole con la seguente riformulazione: “a valutare l'opportunità di prevedere, in un prossimo provvedimento, misure volte a stanziare le opportune risorse nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica”.
L'ordine del giorno n. 9/2022-A/24 Squeri è accolto come raccomandazione.
Sull'ordine del giorno n. 9/2022-A/25 D'Attis il parere è favorevole con la seguente riformulazione: “impegna il Governo a valutare in sede di attuazione della delega in materia di strutture amovibili funzionali all'attività dei pubblici esercizi” e poi il resto.
Sull'ordine del giorno n. 9/2022-A/26 Benigni il parere è favorevole con la seguente riformulazione dell'impegno: “a valutare l'emanazione di disposizioni chiarificatrici o la modifica legislativa del comma 4 dell'articolo 82 del codice della strada volte a chiarire e precisare la portata dell'uso di terzi dei veicoli, che ricomprenda qualsiasi utilizzo nell'esercizio di un'attività avente carattere imprenditoriale, commerciale o comunque finalità di lucro (con l'esclusione dell'uso da parte dell'imprenditore e di suoi dipendenti), assoggettando tale utilizzo alla normativa che disciplina i veicoli adibiti ad uso di terzi e i servizi di trasporto pubblico non di linea”.
Sull'ordine del giorno n. 9/2022-A/27 Boscaini vi è un invito al ritiro.
Sull'ordine del giorno n. 9/2022-A/28 Dara il parere è favorevole con la seguente riformulazione: “impegna il Governo a valutare l'opportunità di promuovere, anche nelle sedi europee, un nuovo quadro normativo comune volto a favorire gli investimenti nel settore delle comunicazioni”.
Sugli ordini del giorno n. 9/2022-A/29 Di Lauro, n. 9/2022-A/30 Quartini, n. 9/2022-A/31 Marianna Ricciardi, n. 9/2022-A/32 Sportiello, n. 9/2022-A/33 Iaria, n. 9/2022-A/34 Malavasi, n. 9/2022-A/35 Gnassi, n. 9/2022-A/36 Peluffo e n. 9/2022-A/37 Evi il parere è contrario.
Sull'ordine del giorno n. 9/2022-A/38 Caroppo il parere è favorevole con la seguente riformulazione: “a valutare positivamente e promuovere ogni iniziativa utile ad accelerare le procedure amministrative necessarie alla realizzazione dei collegamenti dell'aeroporto del Salento”.
Sull'ordine del giorno n. 9/2022-A/39 Ascani il parere, espunta l'ultima premessa, è favorevole con la seguente riformulazione: “impegna il Governo a valutare l'opportunità di prevedere, con il primo provvedimento utile, un intervento definitivo e strutturale che consenta il massimo della tutela dal cosiddetto «telemarketing aggressivo» attraverso azioni di contrasto ai fenomeni di «spoofing»”.
Sugli ordini del giorno n. 9/2022-A/40 Scotto e n. 9/2022-A/41 Guerra, il parere è contrario. Sull'ordine del giorno n. 9/2022-A/42 Simiani, il parere è favorevole, previa riformulazione dell'impegno nei seguenti termini: “a promuovere, nei limiti dei vincoli di finanza pubblica, ogni iniziativa finalizzata ad assicurare le risorse necessarie per completare tutte le opere pubbliche con il termine finale di presentazione entro il 31 dicembre 2021, garantendo altresì la possibilità di affrontare gli aumenti dei costi anche per il 2025”.
Sull'ordine del giorno n. 9/2022-A/43 Bonafe' il parere è contrario. L'ordine del giorno n. 9/2022-A/44 Ubaldo Pagano è accolto come raccomandazione. Sull'ordine del giorno n. 9/2022-A/45 Casasco il parere è favorevole. Sugli ordini del giorno n. 9/2022-A/46 Casu, n. 9/2022-A/47 Ghirra e n. 9/2022-A/48 Bonelli, il parere è contrario. Sull'ordine del giorno n. 9/2022-A/49 Borrelli il parere è favorevole.
Sull'ordine del giorno n. 9/2022-A/50 Grimaldi il parere è contrario.RICCARDO ZUCCONIPRESIDENTE. Passiamo ai voti sugli ordini del giorno.
Posto che sull'ordine del giorno n. 9/2022-A/1 Malaguti il Governo ha espresso parere favorevole, cominciamo dall'ordine del giorno n. 9/2022-A/2 Zucconi, sul quale il Governo ha espresso parere favorevole, previa riformulazione.
Ha chiesto di parlare l'onorevole Zucconi, ne ha facoltà.PRESIDENTE (ASCANI Anna)RICCARDO ZUCCONI (FDI). Grazie, Presidente. Avrei auspicato che ci fosse un po' più di coraggio su questo tema, ma accetto comunque la riformulazione. Chiedo, però, che venga messo al voto (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia).
ENRICO CAPPELLETTIPRESIDENTE. Essendo la stessa riformulazione prevista per l'ordine del giorno n. 9/2022-A/18 Del Barba, chiedo all'onorevole Del Barba se accetta la riformulazione e se chiede che si proceda al voto. Prendo atto che accetta la riformulazione e chiede di procedere al voto. A questo punto, dunque, voteremo insieme gli ordini del giorno n. 9/2022-A/2 Zucconi e 9/2022-A/18 Del Barba.
Ha chiesto di parlare l'onorevole Cappelletti. Ne ha facoltà.PRESIDENTE (ASCANI Anna)ENRICO CAPPELLETTI (M5S). Grazie, Presidente. Intervengo per annunciare il voto contrario del MoVimento 5 Stelle e anche per sottolineare che ci troviamo in una situazione paradossale, perché stiamo votando la legge annuale per il mercato e la concorrenza e, anziché fare un passo in avanti verso il mercato e la concorrenza, con quest'ordine del giorno facciamo un passo indietro, sostenendo che bisogna sospendere le gare e procedere con l'assegnazione delle concessioni agli stessi soggetti che le concessioni le hanno già ottenute negli anni passati.
Mi chiedo, se a parole in quest'Aula siamo tutti a favore della concorrenza, e in particolar modo il proponente e il partito politico di appartenenza, come si possa contemperare una richiesta di maggiore concorrenza, e quindi di maggiore mercato, efficienza ed efficacia nell'erogazione dei servizi, con un ordine del giorno che invita, proprio nel decreto Concorrenza, ad andare in direzione opposta e contraria (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).VINICIO GIUSEPPE GUIDO PELUFFOPRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Peluffo. Ne ha facoltà.
PRESIDENTE (ASCANI Anna)VINICIO GIUSEPPE GUIDO PELUFFO (PD-IDP). Grazie, Presidente. In realtà, la riformulazione proposta dal Governo tira indietro le lancette di questa discussione di un anno praticamente. Tra l'altro, quest'Aula è stata più volte chiamata a discutere ed intervenire in più provvedimenti. Segnalo, Presidente, che nel provvedimento che stiamo trattando, l'emendamento 26.039, a firma mia, del collega Simiani e di altri colleghi, indicava una soluzione, che, peraltro, era stata concordata dal Governo con le regioni.
Noi su questo abbiamo fatto una proposta che dettaglia ulteriormente e che ha degli elementi di modifica, a nostro giudizio, significativi. Però era una strada, la cosiddetta quarta via, che riusciva a tenere insieme i diversi elementi. Il Governo su questo ha detto: “vedremo, faremo, aspettate, ci sono le elezioni europee, c'è la composizione della Commissione, c'è la delega di Fitto. Aspettiamo Fitto, vediamo Fitto”. Il quadro di incertezza che ci trasciniamo da un anno e mezzo è esattamente per l'inerzia del Governo, questo è il dato.
Per cui, la formulazione dell'ordine del giorno dice: “vediamo, vedremo, capiremo”. Penso che, nei confronti di un settore che ha la necessità di avere degli elementi di certezza rispetto agli investimenti, ci sia bisogno di un'iniziativa del Governo in sede europea, di un confronto e di una trattazione del tema con ben altra serietà. Per questo noi ci asterremo su quest'ordine del giorno. Presidente, mi permetta infine di fare questa chiosa: in questo provvedimento è stata curiosa l'ammissibilità degli emendamenti, per cui ci sono stati degli emendamenti ammessi in Commissione e altri no, come questo, che non era estraneo alla materia.
Forse, più che relegare questa discussione agli ordini del giorno, è arrivato il tempo di farla nel merito (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista).ANTONINO IARIAPRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli ordini del giorno n. 9/2022-A/2 Zucconi e 9/2022-A/18 Del Barba, nel testo riformulato, con il parere favorevole del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva (Vedi votazione n. 1).
Sull'ordine del giorno n. 9/2022-A/3 Giorgianni il parere è favorevole.
Passiamo all'ordine del giorno n. 9/2022-A/4 Benzoni, sul quale il Governo ha espresso parere favorevole, previa riformulazione. Prendo atto che l'onorevole Benzoni accoglie la riformulazione e chiede di votare.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/2022-A/4 Benzoni, nel testo riformulato, con il parere favorevole del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva (Vedi votazione n. 2).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/2022-A/5 D'Alessio, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 3).
Posto che sull'ordine del giorno n. 9/2022-A/6 Foti il Governo ha espresso parere favorevole, passiamo all'ordine del giorno n. 9/2022-A/7 Maerna, sul quale il Governo ha espresso parere favorevole, previa riformulazione. Prendo atto che l'onorevole Maerna accetta la riformulazione.
Passiamo all'ordine del giorno n. 9/2022-A/8 Pastorella, accolto come raccomandazione. Prendo atto che l'onorevole Pastorella accoglie la raccomandazione.
Passiamo all'ordine del giorno n. 9/2022-A/9 Sottanelli, sul quale il Governo ha espresso parere contrario.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/2022-A/9 Sottanelli, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 4).
Passiamo all'ordine del giorno n. 9/2022-A/10 Marattin, sul quale il Governo ha espresso parere favorevole, previa riformulazione.
Il collega non è presente e, quindi, si intende decaduto. Il presentatore, infatti, è iscritto al gruppo Misto, non ha aderito ad alcuna componente politica e non è presente in Aula: quindi, non può interloquire con la Presidenza e non può dire se accetta la riformulazione.PRESIDENTE (ASCANI Anna)ANTONINO IARIA (M5S). Presidente!
EMMA PAVANELLIPRESIDENTE. Iaria su cosa vuole intervenire, collega? Collega Iaria, Marattin è decaduto, perché non c'è. Purtroppo, no.
Passiamo all'ordine del giorno n. 9/2022-A/11 Barabotti, favorevole con riformulazione. Barabotti, mi dice se va bene? Va bene, perfetto.
Passiamo all'ordine del giorno n. 9/2022-A/12 Cappelletti, favorevole con riformulazione. Collega Cappelletti, va bene? Andiamo avanti.
Passiamo all'ordine del giorno n. 9/2022-A/13 L'Abbate, parere contrario.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/2022-A/13 L'Abbate, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 5).
Passiamo all'ordine del giorno n. 9/2022-A/14 Pavanelli, parere contrario.
Ha chiesto di parlare l'onorevole Pavanelli. Ne ha facoltà.PRESIDENTE (ASCANI Anna)EMMA PAVANELLI (M5S). Grazie, Presidente. Evidentemente ieri non mi sono fatta capire, nemmeno in Commissione e nemmeno in altre sedi negli ultimi anni. Però, mi sembra doveroso ripeterlo: qui si va a chiedere di fare tutto il possibile per tutelare i consumatori. Io non ho capito perché vi piaccia tanto questa pratica della shrinkflation. Eppure, dovrebbe essere normale, in un Paese nel quale si vuole tutelare i consumatori, pretendere che un'impresa, che fa un prodotto, lo metta in una confezione idonea, con una dimensione idonea, con il prezzo giusto e non si continui a fare imballaggi il doppio della grandezza con un prezzo maggiore.
Io mi sto domandando, colleghi e colleghe, se voi andate a fare la spesa, e se a voi, come consumatori, non come parlamentari, ma come consumatori questa cosa piaccia. Io credo che, in realtà, indispettisca tutti, perché sa di truffa, sa di inganno.
Non è possibile che questo Governo non prenda provvedimenti seri: non mettere etichette, non si sa nemmeno bene chi le deve mettere, come, perché, quando; tra l'altro, anche durante le audizioni, i rappresentanti della grande distribuzione hanno detto che c'è una stortura in questa vostra decisione. Stiamo parlando di un provvedimento che va ad aumentare la concorrenza ma deve anche tutelare i consumatori. Questo dice la legge, la normativa su come fare concorrenza. Io credo che questo passaggio non sia stato particolarmente chiaro e mi dispiace che di nuovo confermiate che della tutela dei cittadini e dei consumatori proprio non ve ne importa niente (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).DANIELA RUFFINOPRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/2022-A/14 Pavanelli, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 6).
Passiamo all'ordine del giorno n. 9/2022-A/15 Matone, su cui c'è il parere favorevole del Governo.
Passiamo all'ordine del giorno n. 9/2022-A/16 Cavo, su cui c'è il parere favorevole del Governo.
La collega Cavo chiede di fare una dichiarazione di voto.PRESIDENTE (ASCANI Anna)DANIELA RUFFINO (AZ-PER-RE). Presidente!
ILARIA CAVOPRESIDENTE. Aspetti, collega Ruffino, prima faccio parlare la collega Cavo. No, se l'ordine del giorno n. 9/2022-A/15 Matone non è in votazione, non si possono fare dichiarazioni di voto.
Ha chiesto di parlare l'onorevole Cavo. Ne ha facoltà.PRESIDENTE (ASCANI Anna)ILARIA CAVO (NM(N-C-U-I)M-CP). Grazie, Presidente. Ringrazio per il parere favorevole, trattandosi di un argomento rilevante, cioè la proroga dell'entrata in vigore della legge nell'ambito sanitario, della liberalizzazione del mercato sanitario. Ringrazio perché è un impegno abbastanza rilevante, con la formula “a valutare l'opportunità di”, con riferimento sostanzialmente alla possibilità di effettuare questa proroga per settori circoscritti, i soggetti esercenti di strutture sociosanitarie e assistenziali ed enti ospedalieri, compresi gli IRCSS, senza allargarsi, quindi, a tutta la parte ambulatoriale e di diagnostica, dove si registra il più rilevante tema chiaramente delle liste d'attesa. Quindi, rilevo questo importante impegno che si è preso il Governo, seppur con la formula “a valutare l'opportunità di”, e chiedo di porre in votazione l'ordine del giorno.
MASSIMO BITONCIPRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/2022-A/16 Cavo, con il parere favorevole del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva (Vedi votazione n. 7).
Passiamo all'ordine del giorno n. 9/2022-A/17 Bof, accolto come raccomandazione. Va bene? Va bene.
Passiamo all'ordine del giorno n. 9/2022-A/18 Del Barba, l'abbiamo già votato.
Passiamo all'ordine del giorno n. 9/2022-A/19 Lupi, favorevole con riformulazione. Va bene? Vuole votare.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/2022-A/19 Lupi, nel testo riformulato, con il parere favorevole del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva (Vedi votazione n. 8).
Passiamo all'ordine del giorno n. 9/2022-A/20 Panizzut, parere favorevole.
Passiamo all'ordine del giorno n. 9/2022-A/21 Lazzarini. Il Governo ha chiesto di intervenire per cambiare il parere.PRESIDENTE (ASCANI Anna)MASSIMO BITONCI, Sottosegretario di Stato per le Imprese e il made in Italy. Grazie, Presidente. Cambiamo il parere, quindi invito al ritiro per l'ordine del giorno n. 9/2022-A/21 Lazzarini.
MARIA PAOLA BOSCAINIPRESIDENTE. Bene, lo ritira.
Passiamo all'ordine del giorno n. 9/2022-A/22 Loizzo, parere favorevole.
Passiamo all'ordine del giorno n. 9/2022-A/23 Cavandoli, parere favorevole con riformulazione. Va bene.
Passiamo all'ordine del giorno n. 9/2022-A/24 Squeri, accolto come raccomandazione. Collega Squeri? Va bene.
Passiamo all'ordine del giorno n. 9/2022-A/25 D'Attis, parere favorevole con riformulazione. Va bene, collega? Sì.
Passiamo all'ordine del giorno n. 9/2022-A/26 Benigni, parere favorevole con riformulazione. Va bene? Sì.
Passiamo all'ordine del giorno n. 9/2022-A/27 Boscaini, invito al ritiro o parere contrario.
Ha chiesto di parlare l'onorevole Boscaini. Ne ha facoltà.PRESIDENTE (ASCANI Anna)MARIA PAOLA BOSCAINI (FI-PPE). Lo ritiro, tuttavia vorrei solo sottolineare che ci saranno problemi sia di comparazione che di competitività.
ANDREA QUARTINIPRESIDENTE. Passiamo all'ordine del giorno n. 9/2022-A/28 Dara, parere favorevole con riformulazione. Va bene, collega Dara? Sì, scusi, Ziello, non la vedevo.
Passiamo all'ordine del giorno n. 9/2022-A/29 Di Lauro, parere contrario.
Ha chiesto di parlare l'onorevole Quartini. Ne ha facoltà.PRESIDENTE (ASCANI Anna)ANDREA QUARTINI (M5S). Grazie, Presidente. Molto rapidamente: in quest'ordine del giorno abbiamo cercato di trasformare l'emendamento con il quale ieri si pretendeva che i criteri di accreditamento per le strutture giustamente fossero condizionati al rispetto della dignità del lavoro. Non mi meraviglia il parere contrario del Governo, a cui, evidentemente, della dignità del lavoro non gliene frega niente (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).
ANDREA QUARTINIPRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/2022-A/29 Di Lauro, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 9).
Passiamo all'ordine del giorno n. 9/2022-A/30 Quartini, parere contrario.
Ha chiesto di parlare l'onorevole Quartini. Ne ha facoltà.PRESIDENTE (ASCANI Anna)ANDREA QUARTINI (M5S). Grazie, Presidente. Io penso che, se abbiamo davvero a cuore la salute dei cittadini, dovremmo pretendere che, quando un cittadino fa una domanda di salute e chiede la risposta a un suo bisogno di salute, dovrebbe fornire la tessera sanitaria e non la carta di credito, Presidente (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).
In realtà, è molto chiaro che si sta facendo un'operazione di svuotamento dell'articolo 32 della Costituzione, con tagli di bilancio, carenze di personale. Non si va avanti con l'idea di superare il tetto alle assunzioni ed arrivare finalmente all'assunzione del personale necessario - perché tutti i servizi sanitari (ospedali, territorio) sono in debito e in sofferenza - e, allo stesso tempo, che cosa si fa? Si fanno favori al privato, nuovamente al privato in sanità (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).
Guardate, la salute non è una merce da commercializzare, Presidente.
In questo caso, si sta facendo addirittura un'operazione attraverso la quale non si pretende che dal privato sia garantita, comunque, la qualità, perché si stanno sospendendo tutte le norme che la potrebbero garantire in termini di accreditamento, di trasparenza e, non ultimo, di tutela della dignità dei lavoratori. I dati recenti ci dicono anche che, rispetto al fascicolo sanitario elettronico, non abbiamo avuto l'adesione non solo dei cittadini, ma anche di gran parte dei sanitari (ha aderito soltanto il 41 per cento dei cittadini).
State squalificando anche quanto abbiamo portato in Italia, grazie al PNRR in sanità (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle)! Infatti, uno dei temi era proprio quello della digitalizzazione, che, naturalmente, se ben usato, è un sistema straordinario, anche per consentire al territorio di ridurre, di abbattere le liste d'attesa, che, ancora oggi, convengono solo al privato! Conviene che ci siano le liste d'attesa, conviene che i cittadini abbiano mesi da aspettare nel pubblico, perché così alcune aziende, su cui c'è anche un conflitto di interessi del Sottosegretario Gemmato (Commenti dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia e dei deputati del gruppo Lega-Salvini Premier), possono andare a dire che potranno risolvere i problemi che il Servizio sanitario nazionale non è in grado di risolvere (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle)!
Quindi, non ci meraviglia che il re sia nudo da parte vostra! Ma attenzione: più si spoglia, più gli viene la broncopolmonite! E i cittadini non vi accetteranno in questo contesto così penalizzante, nello svuotare, nel ridurre al minimo un diritto fondamentale, sancito dalla nostra Costituzione, che è il diritto alla salute, che non può essere un privilegio (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).ANTONINO IARIAPRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/2022-A/30 Quartini, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 10).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/2022-A/31 Marianna Ricciardi, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 11).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/2022-A/32 Sportiello, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 12).
Passiamo all'ordine del giorno n. 9/2022-A/33 Iaria, su cui vi è il parere contrario del Governo. Ha chiesto di parlare l'onorevole Iaria. Ne ha facoltà.PRESIDENTE (ASCANI Anna)ANTONINO IARIA (M5S). Sì, grazie. Prima, il mio collega ha detto che il re è nudo; nel vostro caso, è anche brutto da vedere, devo dire la verità, nel senso che state dando parere contrario su tutti gli ordini del giorno che, secondo me, secondo noi e anche secondo altre fonti, danno suggerimenti utili e interessanti, anche per le pubbliche amministrazioni.
Quest'ordine del giorno chiedeva semplicemente di lavorare sui dati, di creare una white list per aiutare i comuni a far entrare, in maniera più facile, chi fa un servizio di taxi o NCC nelle ZTL; chiedeva di condividere queste informazioni in modo da fare ricerche e l'analisi dei dati, in modo da gestire questo ambito del trasporto pubblico non di linea e del noleggio con conducente. Ma voi addirittura date un parere contrario secco.
Oggi, mi sono alzato bene e avrei anche accettato le vostre famose riformulazioni, del tipo “valutiamo che”, “compatibilmente con le risorse di bilancio” eccetera, ma giusto per avere anche un minimo di sentore, dall'altra parte, che avete capito l'argomento, ma, invece, penso che non abbiate capito nulla. Oppure, come ho già detto ieri - ma lo ripeto anche oggi -, sembra ci sia una categoria che a voi non piace rispetto a un'altra, che è favorita. Ho già detto ieri che create questa disparità e questo contrasto: stiamo parlando del DDL Concorrenza, ma voi non state facendo un DDL Concorrenza, state facendo un DDL “appartenenza” (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). Questo si chiama DDL “appartenenza”: appartengo a una categoria e aiuto quella categoria, appartengo a un'altra categoria e ve la dividete nell'arco della vostra composizione politica di maggioranza.
Il mio collega ha detto bene: le cliniche private hanno la loro categoria nel DDL “appartenenza”, magari altre lobby hanno la categoria nel DDL di “appartenenza”, ma stiamo gestendo un Paese secondo questa idea corporativistica.
Sinceramente, sono molto, molto preoccupato, perché, se usate questo metodo, in questi settori, non oso immaginare quando dobbiamo parlare di cose molto più importanti. Ma lo fate anche nell'ambito delle armi: promuovete l'uso delle armi, promuovete un discorso di guerra, semplicemente perché, magari, avete qualche interesse a promuovere ancora l'utilizzo delle armi e l'avanzamento dell'investimento in quel settore.
Quindi, cari miei, dal punto di vista, sia dei Ministri, sia dei colleghi della maggioranza, secondo me, state proprio sbagliando l'idea di come si governa un Paese. Non state governando le vostre società, le vostre imprese, ma state governando il Paese, e il Paese è di tutti (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).ILENIA MALAVASIPRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/2022-A/33 Iaria, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 13).
Passiamo all'ordine del giorno n. 9/2022-A/34 Malavasi, su cui vi è il parere contrario del Governo.
Ha chiesto di parlare l'onorevole Malavasi. Ne ha facoltà.PRESIDENTE (ASCANI Anna)ILENIA MALAVASI (PD-IDP). Grazie, Presidente. Intervengo perché sono comunque stupita del parere contrario, perché qui parliamo di sanità privata. Giustamente, per il prossimo 4 dicembre, i medici della sanità privata hanno indetto uno sciopero, perché, da vent'anni, aspettano il rinnovo del contratto. Quindi, da un lato, spingete, finanziate e aumentate il finanziamento per la sanità privata, andando ad agevolare, comunque, la sanità privata, che vedete come uno strumento importante, anche per abbattere le liste di attesa, ma, dall'altro, non diamo risorse sufficienti per aumentare, per fare i rinnovi contrattuali di questi medici. Mi sembra davvero un controsenso, ben sapendo che gli ospedali privati, anche grazie alla volontà politica di questa maggioranza e del Governo, forniscono il 30 per cento delle prestazioni sanitarie dal privato convenzionato al sistema sanitario nazionale, attraverso un regime di accreditamento e di accordi specifici, che, anche con il DDL Concorrenza, abbiamo chiesto di non posticipare, allo scopo di disciplinarli secondo criteri di trasparenza e di equità, per migliorare la qualità delle prestazioni, ma anche la sostenibilità del sistema stesso nazionale.
È dal 2005 che i medici e gli infermieri delle strutture convenzionate non vedono un rinnovo del loro contratto e la parte datoriale si rifiuta di sedersi al tavolo. Ci sembra, quindi, necessario che, per procedere al rinnovo del contratto di lavoro, siano chiamate a sedersi al tavolo le parti datoriali. È necessario prevedere le risorse mirate per il rinnovo del contratto dei medici, perché crediamo che la dignità del lavoro passi anche attraverso un'adeguata retribuzione, che dia valore alle competenze e alle responsabilità, soprattutto all'interno di un sistema sanitario, proprio per le fragilità che nel suo complesso ha il sistema sanitario nazionale.
Con quest'ordine del giorno, infatti, chiedevamo che il Governo adottasse ogni iniziativa utile di competenza, al fine di inserire, tra i criteri necessari per accedere e conservare l'accreditamento delle strutture sanitarie, anche il rinnovo periodico dei contratti di lavoro dei medici e del personale sanitario che operano in queste strutture. Quindi, ci chiediamo quale strategia abbia in testa al Governo: da un lato, finanziamo la sanità privata, ma, dall'altro, penalizziamo le persone che all'interno ci lavorano, siano essi medici o infermieri, che hanno avuto solamente un piccolo ritocco nel 2009. Qual è, quindi, la dignità del lavoro e dei lavoratori, di medici, infermieri e operatori sanitari che avete in mente? Non vi interessa la discussione sul salario minimo, non vi interessa lavorare sui rinnovi contrattuali, andando a penalizzare anche quella sanità privata che tanto sostenete.
Qual è, quindi, il modello di sanità che avete in mente? Senza operatori sanitari retribuiti, qualificati, formati, che diano valore alla nostra sanità, non ci sarà nessuna possibilità di sostenere il sistema sanitario nazionale, anche con l'aiuto del sistema accreditato, ma soprattutto continueremo ad avere liste di attesa, persone che non si potranno curare e persone che rinunceranno alle cure. È davvero sconfortante questo parere contrario, che penalizza anche la vostra bellissima sanità privata (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista).GIAN ANTONIO GIRELLIPRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Girelli. Ne ha facoltà.
PRESIDENTE (ASCANI Anna)GIAN ANTONIO GIRELLI (PD-IDP). Grazie, Presidente. Mi permetto di sottolineare quanto detto in maniera egregia dalla collega Malavasi, non perché ci sia bisogno di aggiungere qualcosa, ma perché c'è bisogno di sottolineare un aspetto: spesso, in quest'Aula, ci si è confrontati, e a volte anche scontrati, sul rapporto tra sanità pubblica e sanità privata. Si è sempre, però, voluto sottolineare l'aspetto che il Servizio sanitario nazionale vada difeso, e, se un ruolo deve avere la sanità privata, come in alcune realtà territoriali bene ha, è quello di essere parte in tutti i sensi del Servizio stesso, facendo quello che serve, dove serve, come serve, ma soprattutto garantendo qualità di servizio.
E la qualità di servizio non è dettata solo dalla qualità delle prestazioni stesse, ci mancherebbe altro, nei processi di accreditamento, e mi auguro che sempre questo venga verificato e il controllo costante venga esercitato, ma riguarda anche lo stato del personale che lavora nella sanità privata, laddove non possiamo fare a meno di non vedere la disparità a volte dei contratti dei luminari sanitari, che servono per attrarre clienti, perché a questo punto di questo si deve parlare, invece che di persone con difficoltà sanitarie, rispetto a quelli del resto dei dipendenti, che spesso hanno stipendi minori addirittura di quelli della sanità pubblica, che è già molto sofferente, ma che creano anche grosse discriminazioni, oltre che i corsi di formazione, l'adeguatezza degli stessi e di quant'altro.
Con quest'ordine del giorno penso che la collega Malavasi abbia ben fotografato qual è la posizione del Partito Democratico rispetto alla sanità privata. Non è certo un'avversità, non è certo un essere contro, ma è la consapevolezza di chiedere alla stessa di essere al livello di quanto dovrebbe essere - mi verrebbe ormai, purtroppo, da dire - la sanità pubblica, anche nel rispetto di chi lavora nel privato.
Quindi, è davvero inconcepibile che ci sia un parere negativo da parte del Governo e chiedo davvero al Sottosegretario di rivedere, di ripensarci e di accantonare questa cosa, di verificare con il Ministro, che in più di un'occasione si è espresso verso idee di questo genere, che sono state riassunte in quest'ordine del giorno.
Perché, altrimenti, dispiace doverlo dire, abbiamo, sì, due idee diverse di sanità privata: per noi la qualità della sanità privata la deve mettere davvero al pari del pubblico nei diritti, ma soprattutto nei doveri; c'è chi, invece, si preoccupa solo magari di coltivare gli interessi di alcuni gruppi, che non sono propriamente sanità no profit, ma sono sanità che fanno del profit di alcune specifiche prestazioni, sfruttando non solo le persone con le patologie, ma anche le persone che lavorano nelle loro strutture. Chiedo, davvero, al Governo un ripensamento. Ne va, davvero, del principio stesso di cosa si intenda per sanità privata (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista).ANDREA GNASSIPRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/2022-A/34 Malavasi, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 14).
Passiamo all'ordine del giorno n. 9/2022-A/35 Gnassi, su cui il parere è contrario.
Ha chiesto di parlare l'onorevole Gnassi. Ne ha facoltà.PRESIDENTE (ASCANI Anna)ANDREA GNASSI (PD-IDP). Grazie, Presidente. Con l'articolo 26 si prevede o, meglio, si sarebbe prevista una delega al Governo per la disciplina delle strutture amovibili, i cosiddetti dehors. In realtà, il provvedimento che propone il Governo contiene, ancora una volta, una proroga dello status quo per le strutture amovibili che possiamo ancora ammirare e vedere nelle nostre città. Come è noto, a seguito della situazione emergenziale causata dalla pandemia da COVID-19, la posa in opera era prevista solamente in via temporanea e venne allora disciplinata in deroga alle autorizzazioni previste dalle norme.
Ebbene, sono passati 3 anni e non risulta, anche frequentando le città - penso che anche i Ministri le frequentino, anche il Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Salvini, nonostante le sue performance, ad esempio, frequenta o dovrebbe frequentare i treni -, che siano in vigore misure emergenziali sul distanziamento sociale, ad esempio, per l'accesso agli autobus, ai treni, al trasporto pubblico locale, agli uffici privati o pubblici. In definitiva, sono rimasti solo i dehors, pensate, autorizzati all'epoca emergenziale.
Con questo emendamento chiediamo semplicemente che il Governo si impegni per agevolare il percorso di esercizio della delega - cioè come discipliniamo i dehors nelle città, che hanno un risvolto sociale, economico e lavorativo, hanno un impatto sul paesaggio artistico e culturale delle nostre città -, chiediamo che si istituisca di un tavolo permanente al Ministero delle Imprese e del made in Italy che coinvolga, oltre ai soggetti previsti dalla norma, anche le autonomie locali, i comuni e le regioni.
Anche perché le situazioni sono completamente diverse da comune a comune, ci sono comuni con vocazione turistica, ci sono comuni che hanno il problema dell'overtourism, ci sono situazioni diverse all'interno dei comuni: un conto sono le dimensioni periferiche delle città, un altro quelle invece dove ci sono dehors autorizzati in siti artistici e dove ci sono patrimoni archeologici. Insomma, bisogna disciplinare e non prorogare. Chiediamo che si istituisca un tavolo permanente perché almeno si utilizzi il periodo di qui in avanti per arrivare ad una legge seria (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista).VINICIO GIUSEPPE GUIDO PELUFFOPRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/2022-A/35 Gnassi, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 15).
Passiamo all'ordine del giorno n. 9/2022-A/36 Peluffo, su cui il parere è contrario.
Ha chiesto di parlare l'onorevole Peluffo. Ne ha facoltà.PRESIDENTE (ASCANI Anna)VINICIO GIUSEPPE GUIDO PELUFFO (PD-IDP). Grazie, Presidente. Parliamo dei clienti vulnerabili, che sono il segmento più fragile nei mercati dell'energia e che si trovano nella situazione paradossale, dal 1° luglio, di pagare di più dei clienti non vulnerabili, di quelli che non hanno bisogno di un intervento di sostegno, che erano nel mercato a maggior tutela e, senza fare nulla, sono passati automaticamente, attraverso le aste competitive, al sistema a tutele graduali, avendo quindi un risparmio di circa 130 euro su base annua. L'articolo 24 di questo provvedimento introduce la possibilità per i vulnerabili di scegliere il sistema a tutele graduali, ma questo articolo, così come è scritto, non risolve il problema.
Intanto perché demanda all'ARERA di intervenire per normare, ma ricordiamo che il sistema a tutele graduali, intanto, è temporaneo, dura 3 anni, e poi è completamente diverso rispetto alla maggior tutela.
Quindi, da questo punto di vista, non solo non risolve, ma, visto che il sistema a tutele graduali nasce da aste competitive su base certa, espone i clienti, da un lato, ai ricorsi possibili degli altri operatori e, dall'altro, a che ci sia una rivalsa degli operatori sulla bolletta di chi ha scelto il mercato libero. Quindi, è un bel pasticcio, anche perché il Governo ha avuto 6 mesi, anzi, lo sapeva da marzo, visto che lo aveva segnalato l'Autorità.
Non è intervenuto, avete bocciato ieri l'emendamento che abbiamo presentato, il 24.1002 Peluffo, che interveniva in maniera strutturale, e adesso date parere contrario anche a quest'ordine del giorno. Noi abbiamo depositato una proposta di legge, chiediamo che venga incardinata il prima possibile, così discuteremo e vedremo chi ha intenzione di risolvere in maniera strutturale e definitiva il tema del sostegno ai clienti vulnerabili (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista).ELEONORA EVIPRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/2022-A/36 Peluffo, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 16).
Passiamo all'ordine del giorno n. 9/2022-A/37 Evi, su cui il parere è contrario.
Ha chiesto di parlare la collega Evi. Ne ha facoltà.PRESIDENTE (ASCANI Anna)ELEONORA EVI (PD-IDP). Grazie, signora Presidente. Non ci sorprende, purtroppo, questo parere contrario a quest'ordine del giorno; dimostra ancora una volta l'approccio - questo sì - tutto ideologico da parte di questo Governo contro la transizione energetica ed ecologica e contro le rinnovabili. Cosa chiedevamo, infatti, in quest'ordine del giorno? Un impegno a garantire che i criteri per aggiudicare le gare per le nuove concessioni autostradali potessero comprendere un criterio di premialità, ovvero premiare quelle imprese che si propongono di realizzare gli impianti di energia rinnovabile lungo le tratte autostradali. Questo per fare cosa? Ovviamente, per avanzare sul piano della realizzazione e del centrare gli obiettivi che abbiamo, al 2030, sul fronte delle energie rinnovabili. Peraltro Legambiente ci ricorda, con un rapporto pubblicato ieri, che siamo in estremo ritardo, neanche a dirlo: ci mancano 61 gigawatt di rinnovabili per centrare l'obiettivo del 2030. Dunque bisogna correre su questo fronte, cosa che non stiamo facendo, pensando anche all'ultimo decreto legislativo che doveva rimettere ordine su questa materia e, invece, tutto fa fuorché semplificare, velocizzare le procedure e le autorizzazioni, anzi mette nuovi ostacoli e nuovi freni, dimostrando così, lo ribadisco, l'ennesimo approccio tutto ideologico da parte di questo Governo.
Con questa nostra proposta chiedevamo, quindi, di spingere sulle rinnovabili, ma anche sul fronte delle tariffe per gli utenti, per abbassarle: in particolar modo, per utilizzare i proventi realizzati con le energie rinnovabili per ridurre le tariffe autostradali agli utenti a basso reddito e ad alta frequentazione dell'infrastruttura. Ecco, tutto questo sembra trovare, per l'ennesima volta, la contrarietà del Governo e di questa maggioranza e dimostra appunto che a fare la lotta contro le rinnovabili questo Governo è veramente in prima linea (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista).MASSIMO BITONCIPRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/2022-A/37 Evi, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 17).
Passiamo all'ordine del giorno n. 9/2022-A/38 Caroppo. Ha chiesto di parlare il rappresentante del Governo per una modifica al parere. Ne ha facoltà.PRESIDENTE (ASCANI Anna)MASSIMO BITONCI, Sottosegretario di Stato per le Imprese e il made in Italy. Grazie, Presidente. Intervengo per modificare il parere sull'ordine del giorno n. 9/2022-A/38 Caroppo. Lo riformulo così: “a promuovere il coordinamento dei diversi livelli istituzionali coinvolti, il monitoraggio costante dell'avanzamento del cronoprogramma e l'accelerazione delle procedure amministrative necessarie alla realizzazione dei collegamenti dell'aeroporto del Salento, come descritto in premessa, individuando le condizioni per il mantenimento della destinazione delle risorse europee per detto investimento, ovvero favorendo, in caso di ritardi nel cronoprogramma incompatibili con le tempistiche del PNRR, l'individuazione delle fonti di finanziamento necessarie al suo completamento”.
PIERO DE LUCAPRESIDENTE. Quindi il parere sull'ordine del giorno n. 9/2022-A/38 Caroppo è favorevole con riformulazione. Va bene questa riformulazione? Sì.
Passiamo dunque all'ordine del giorno n. 9/2022-A/39 Ascani, su cui c'è parere favorevole con riformulazione. Ha chiesto di parlare l'onorevole De Luca. Ne ha facoltà.PRESIDENTE (ASCANI Anna)PIERO DE LUCA (PD-IDP). Grazie, Presidente. Intervengo solo per sottoscrivere anch'io l'ordine del giorno e per rilevare l'importanza di questo tema, che il primo firmatario ha messo in evidenza. Ci sono anche proposte di legge in discussione nelle Commissioni competenti, una a prima firma del sottoscritto, a nome del Partito Democratico. Questo è un tema di grande attualità, che riteniamo debba essere affrontato con tutta la serietà e l'attenzione possibile da parte del Governo. Per questo invitiamo, ancora una volta, a una riflessione l'esponente dell'Esecutivo, perché è necessario ed è giunto il momento di dare risposte chiare, precise, nette e tempestive ai nostri cittadini.
DANIELA RUFFINOPRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Ruffino. Ne ha facoltà.
PRESIDENTE (ASCANI Anna)DANIELA RUFFINO (AZ-PER-RE). Grazie. Chiediamo, come gruppo di Azione, di sottoscrivere l'ordine del giorno della collega Ascani. Peraltro, c'è anche una proposta di legge della collega Pastorella.
PRESIDENTE (ASCANI Anna)PRESIDENTE. Prendo atto che gli onorevoli Gadda, Morfino, Dell'Olio e Amendola sottoscrivono l'ordine del giorno n. 9/2022-A/39 Ascani. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/2022-A/39 Ascani, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 18).ARTURO SCOTTOPRESIDENTE. Saluto gli studenti e i docenti dell'Istituto Galilei - Di Palo, di Salerno, che assistono ai nostri lavori dalle tribune (Applausi).
Passiamo all'ordine del giorno n. 9/2022-A/40 Scotto, su cui vi è il parere contrario del Governo. Ha chiesto di parlare l'onorevole Scotto. Ne ha facoltà.PRESIDENTE (ASCANI Anna)ARTURO SCOTTO (PD-IDP). Grazie, signora Presidente. Io mi limito solo a leggere il dispositivo, perché francamente mi sfugge come la destra sia contraria ad adottare iniziative volte a garantire la qualità e la difesa dei salari, dei diritti dei lavoratori e della salute e della sicurezza nell'ambito degli appalti pubblici - c'è scritto questo -, impedendo che vengano applicati criteri di equivalenza automatica tra contratti collettivi nazionali - che, però, hanno tutele economiche e normative diverse, in molti casi inferiori: come esempio c'è il caso, drammatico, di Brandizzo - e che vengano legittimati contratti collettivi nazionali firmati da organizzazioni non realmente rappresentative, che praticano il dumping contrattuale. Inoltre, si chiede che venga garantito l'obbligo di applicare lo stesso contratto collettivo nazionale tra i lavori in appalto e in subappalto, applicando la clausola sociale.
Signora Presidente, lo dico, con rispetto, al rappresentante del Governo: dare parere contrario a un dispositivo così chiaro ed evidente, che chiede salari migliori, condizioni di sicurezza migliori, di non applicare il dumping salariale, di far valere i contratti più rappresentativi, di evitare che ci sia una disparità economica e normativa lungo la catena degli appalti, di applicare la clausola sociale è un modo di legittimare la giungla. Voi state legittimando la giungla (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista).MARIA CECILIA GUERRAPRESIDENTE. Prendo atto che l'onorevole Cuperlo sottoscrive l'ordine del giorno n. 9/2022-A/40 Scotto. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/2022-A/40 Scotto, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 19).
Passiamo all'ordine del giorno n. 9/2022-A/41 Guerra. Ha chiesto di parlare l'onorevole Guerra. Ne ha facoltà.PRESIDENTE (ASCANI Anna)MARIA CECILIA GUERRA (PD-IDP). Grazie, Presidente. Questo è l'ordine del giorno fratello di quello che avete appena bocciato, e lo boccerete per le stesse ragioni. Cosa chiede quest'ordine del giorno? Chiede semplicemente che anche per le concessioni autostradali il bando di gara preveda, così come oggi lo prevede per tutti i contratti di appalto pubblico, specifiche clausole sociali, che dovrebbero essere preposte a garantire cose su cui si pensava e si sperava fossimo tutti d'accordo: le pari opportunità di genere e generazionali, l'inclusione lavorativa delle persone con disabilità o comunque svantaggiate, la stabilità occupazionale del personale, l'applicabilità del contratto collettivo nazionale e territoriale comparativamente più rappresentativo, che garantisca quindi le stesse tutele economiche e normative per i lavoratori in subappalto contro il lavoro irregolare. Sono tutte cose che voi dite di condividere, ma, in realtà, era ovvio che questo, come l'altro ordine del giorno, avrebbe avuto un parere contrario, perché dite delle cose, ma ne fate delle altre: state per approvare una revisione del codice degli appalti, targato Salvini, che toglierebbe proprio la possibilità di garantire, negli appalti e nei subappalti, le tutele normative ed economiche garantite dai contratti firmati da soggetti che non siano pirati, cioè che abbiano una rappresentatività.
È questo che a voi non va bene: voi preferite contratti pirata e preferite che concessioni, appalti e subappalti servano per andare a cercare i contratti meno tutelati e più economici, rendendo i lavoratori degli schiavi (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista).ANTONIO D'ALESSIOPRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole D'Alessio. Ne ha facoltà.
PRESIDENTE (ASCANI Anna)ANTONIO D'ALESSIO (AZ-PER-RE). Grazie, Presidente. Solo per sottoscrivere a nome di tutto il gruppo Azione.
MARCO SIMIANIPRESIDENTE. Si dà atto della sottoscrizione dell'onorevole Scotto, dell'onorevole Soumahoro e della sottoscrizione dell'onorevole Fornaro, a nome di tutto il gruppo del Partito Democratico.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/2022-A/41 Guerra, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 20).
Passiamo all'ordine del giorno n. 9/2022-A/42 Simiani, su cui il parere è favorevole con riformulazione. Onorevole Simiani, accoglie la riformulazione?PRESIDENTE (ASCANI Anna)MARCO SIMIANI (PD-IDP). Sì, Presidente, la accolgo, però volevo fare un piccolo intervento, visto che la materia è molto complessa e soprattutto importante, perché si parla di aumento dei prezzi. Come sapete benissimo, oggi molte opere sono in campo, soprattutto anche dai provvedimenti passati, in base anche a delle normative che sono state fatte precedentemente, e oggi, però, quelle opere devono andare a conclusione. Infatti, l'articolo 26 del decreto-legge n. 50 del 2022 è finalizzato proprio a fronteggiare gli aumenti eccezionali dei prezzi dei materiali.
Ora, noi sappiamo benissimo che, in questo momento, questa legge ha un fondo. Questo fondo, oggi, in base anche alle ultime verifiche del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti e di altri Ministeri, è a zero, zero. Diciamo che il fabbisogno oggi di quasi 4.000 opere in tutta Italia è di circa oltre un miliardo e 100 milioni. Noi abbiamo chiesto con un'interrogazione, l'abbiamo firmata non solo con la capogruppo Braga, ma anche con altri colleghi, la possibilità che questo fondo venga, in questo caso, rimpinguato, nel senso che ci siano soldi freschi per poter finire le opere.
Qui si parla di ospedali, si parla di strade, di ANAS, si parla di tante scuole, di tante opere che oggi sono completamente ferme o comunque si stanno fermando perché non hanno quelle risorse che prima dicevo. Ora, il Governo ci dice che ci sarà questo impegno, lo spero, non solo per quelle opere che dovranno essere concluse nei prossimi mesi, ma anche per quelle del 2025. Credo che questo impegno non debba essere preso solo dal Governo, ma da tutti noi, perché l'impegno deve essere chiaro e netto.
Noi queste opere le dobbiamo portare a casa, perché riguardano grandi settori del pubblico e, in questo caso, sono opere pubbliche che sono utili alla vita dei cittadini tutti i giorni. Spero che ci troveremo presto a rimettere le risorse su questo fondo e spero anche in un voto favorevole dell'emiciclo.LUCIANO D'ALFONSOPRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole D'Alfonso. Ne ha facoltà.
PRESIDENTE (ASCANI Anna)LUCIANO D'ALFONSO (PD-IDP). Intervengo per accendere luce ulteriore sull'iniziativa del collega Simiani. Per fare in modo che le opere autostradali oggetto di concessioni risalenti vengano portate avanti, concluse, non solo c'è bisogno di risorse finanziarie, ma tecnicamente c'è bisogno anche di chiarezza per quanto riguarda le risorse progettuali, procedurali. E adesso provo a dire, nel pochissimo tempo che c'è, che noi ci troviamo davanti all'assurdo che, per tanti anni, le concessioni condotte non hanno conosciuto lavori strutturali di manutenzione.
Oggi grande parte delle opere autostradali hanno esaurito la vita tecnica, per cui i trasporti eccezionali sopra 100 tonnellate non possono passare sulle opere d'arte delle nostre infrastrutture autostradali e, quando si fa anche intervento di rigenerazione autostradale, sui sedimi esistenti, aumenta la pericolosità da incidentalità contro le forze del lavoro, tant'è che, se andiamo a contare quanti sono gli incidenti gravi e mortali sui cantieri autostradali, anche lì dobbiamo segnare un alert. Cosa bisogna fare?
Oltre al progetto esecutivo, bisogna concepire un progetto vero di cantiere che preveda la sicurezza degli interventi, poiché il sedime occupato dal cantiere determina pericolosità o, addirittura, improcedibilità. Siamo in una condizione quasi da Checco Zalone: se si prende l'autostrada, si arriva dopo, e, molte volte, prendendo l'autostrada non solo si arriva dopo, ma si determinano anche incidenti.
Serve il monitoraggio, serve che il Ministero faccia il Ministero, ma non da domani, da anni indietro il Ministero doveva fare il Ministero. E non saremmo arrivati al punto che l'autostrada A14, la Bologna-Bari, per numerosi giorni della settimana è impraticabile. Da Pescara ad Ancona arrivano a volerci 6 ore, come prima del 1861, perché per anni il Ministero non ha fatto il Ministero nella vigilanza autostradale e nella produzione di quegli strumenti procedurali che consentono di misurare, visurare, valutare, richiamare, sanzionare.
Allora, il provvedimento sulla libertà e la concorrenza va bene, ma l'articolo 6, in cui si scrive “concessione” e si legge “rinnovo automatico”, attenzione, rischia di essere un pericoloso assurdo. Come ci si salva? Se il Ministero fa il Ministero, se la Direzione generale per la vigilanza autostradale non è costretta a fare quello che ha detto al processo sul ponte di Genova, sul Morandi: non avevamo le risorse per fare i controlli. Su tutto questo vi chiedo, chiedo al Parlamento anche di andare oltre l'atto di indirizzo di un ordine del giorno, ma di aprire un dossier su quale è la condizione di resistenza e di praticabilità del sistema autostradale italiano (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista).AGOSTINO SANTILLOPRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Santillo. Ne ha facoltà.
PRESIDENTE (ASCANI Anna)AGOSTINO SANTILLO (M5S). Grazie, Presidente. Chiedo di sottoscrivere l'ordine del giorno del collega Simiani. Vorrei che questa parte di maggioranza che è in Aula si svestisse dell'ipocrisia che sta assumendo, perché nella legge di bilancio abbiamo visto emendamenti da parte della maggioranza per fronteggiare il caro materiali. Non si sa questi emendamenti che fine faranno, tra segnalati e super-segnalati, ma qui adesso c'è un impegno: l'impegno a coprire i costi di lavori che sono in corso, su cui c'è stato un aumento eccezionale dei materiali.
È un impegno, quindi non è un emendamento per cui dovete trovare ora una copertura finanziaria. Non si riesce a capire il motivo per cui, per alcune opere, per voi va bene avere l'adeguamento dei prezzi e, quindi, fronteggiare il caro materiali, e per altre no. Questo fondo è pari a zero. Ma perché? Non potete impegnarvi e, poi, capire dove possiamo trovare i soldi che servono?
Tra l'altro, vi faccio notare che, nei giorni scorsi, è arrivato il provvedimento da parte della Commissione VIA-VAS, che ha significativamente prescritto 62 condizioni al ponte sullo Stretto. La n. 34, in particolare, dice che, per realizzare il ponte sullo Stretto, dovrete fronteggiare la questione geomorfologica, geologica, sismica. Finalmente dovrete fronteggiare il problema sismico e, magari, scoprirete che state buttando all'aria centinaia e centinaia di milioni inutilmente, mentre invece, adesso, andando a rimpinguare questo fondo, potreste dare una risposta certa e celere alle imprese che sono in sofferenza.
Quindi, per cortesia, chiedo di rivedere il parere o, almeno, di accantonare l'ordine del giorno, perché questo è un impegno e credo che sia sacrosanto dare la possibilità alle imprese di portare avanti i lavori, anche del PNRR, e ai cittadini di avere i servizi che, poi, scaturiranno da questi lavori finiti (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).UBALDO PAGANOPRESIDENTE. Prendo atto che l'onorevole Benzoni sottoscrive l'ordine del giorno a nome del gruppo. Anche gli onorevoli Morfino, Iaria, Dell'Olio, Serracchiani, Graziano, Lomuti sottoscrivono l'ordine del giorno.
Passiamo, dunque, ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/2022-A/42 Simiani, come riformulato, con il parere favorevole del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva (Vedi votazione n. 21).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/2022-A/43 Bonafe', con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 22).
Passiamo all'ordine del giorno n. 9/2022-A/44 Ubaldo Pagano, accolto come raccomandazione.
Va bene collega? Direi di no. Prego.PRESIDENTE (ASCANI Anna)UBALDO PAGANO (PD-IDP). Grazie, Presidente. La prego di riferire la mia solidarietà al Sottosegretario Bitonci per il suo tentativo di provare a porre una pezza a una ipocrisia logica, perché l'articolo 13 di questo provvedimento riteniamo vi abbia fatto toccare un apice enorme di ipocrisia, stante tutto il dibattito che stiamo seguendo, soprattutto nell'ultimo periodo, sul tema dell'autonomia differenziata.
L'articolo stabilisce che il Piano nazionale degli investimenti autostradali, di durata decennale, sia - cito - adottato “con decreto del Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti” (uno); “di concerto con il Ministro dell'Economia e delle finanze” (due); “sentito il CIPESS” (tre); e “tenuto conto delle relazioni sugli investimenti trasmesse dai concessionari uscenti al termine delle rispettive concessioni”, cioè i privati.
Evidentemente, ci pare manchi qualcuno o qualcosa. Infatti, noi con un emendamento - che ieri avete bocciato - abbiamo proposto di inserire il tassello mancante, gli enti locali, almeno le regioni. Regioni che, secondo la vostra norma, sono completamente estromesse dalla redazione-adozione del Piano per programmare gli investimenti autostradali del prossimo futuro.
In realtà, voi dite che decide tutto il Ministero, al massimo sentiti i privati. E chi se ne importa degli enti territoriali e delle loro opinioni, dei quali, quando occorre realizzare un'opera pubblica - magari di primaria importanza - l'opinione sarebbe quantomeno cortesia.
Allora, fino a ieri avete sbraitato in quest'Aula sull'autonomia differenziata, sull'esigenza di responsabilizzare con maggiori poteri i territori e in primo luogo le regioni, sul decentramento amministrativo e via discorrendo. Avete anche avuto il coraggio di scrivere una riforma, la ei fu (…) dato il mortal sospiro legge Calderoli (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista), che addirittura permetteva la devoluzione alle regioni di intere materie - salvo poi scoprire, come dice la Corte costituzionale, che questo non fosse possibile - tra cui avevate introdotto anche le grandi reti di trasporto. Oggi, invece, in questo disegno di legge fate l'esatto opposto. Quindi, un giorno tutto alle regioni, il giorno dopo tutto a Roma; un giorno federalisti e il giorno dopo centralisti.
Insomma, c'è da augurarvi che qualche giorno di pausa natalizia vi porti sollievo e giovamento, perché sembrate piuttosto stanchi e sempre più confusi. Gli episodi di ieri, che abbiamo visto al Senato, ne sono un'ampia dimostrazione.
Allora, accettare una raccomandazione semplicemente per fare un comunicato di felicitazioni sinceramente, anche questa volta, me la sono risparmiata (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista).LUCA SQUERIPRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/2022-A/44 Ubaldo Pagano, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 23).
Saluto i presidenti e i membri delle Commissioni parlamentari per il controllo sui servizi di sicurezza dei Paesi del G7, riuniti oggi e domani presso la Camera dei deputati, che assistono ai nostri lavori dalle tribune (Applausi).
Passiamo all'ordine del giorno n. 9/2022-A/45 Casasco, sul quale vi è parere favorevole. Ha chiesto di parlare l'onorevole Squeri. Ne ha facoltà.PRESIDENTE (ASCANI Anna)LUCA SQUERI (FI-PPE). Presidente, chiedo si metta al voto l'ordine del giorno n. 9/2022-A/45 Casasco.
ANDREA CASUPRESIDENTE. Bene. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/2022-A/45 Casasco, con il parere favorevole del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva (Vedi votazione n. 24).
Desidero informare l'Assemblea che è nato Lorenzo, figlio del nostro collega Andrea Rossi. La Presidenza, a nome di tutta l'Assemblea, esprime i più sinceri auguri al neonato, alla mamma e al collega Rossi (Applausi).
Passiamo all'ordine del giorno n. 9/2022-A/46 Casu, sul quale il Governo ha espresso parere contrario. Ha chiesto di parlare l'onorevole Casu. Ne ha facoltà.PRESIDENTE (ASCANI Anna)ANDREA CASU (PD-IDP). Grazie, Presidente. Mi dispiace dover intervenire subito dopo una notizia così bella e che ci unisce, come la condivisione della gioia per la nascita del piccolo Lorenzo, per chiedere al Governo - veramente - di riflettere sul parere espresso su quest'ordine del giorno. Quindi, per convincere il Governo e la maggioranza a cambiare opinione, utilizzo parole che non sono mie: “Il decreto interministeriale che introduce per gli NCC l'obbligo di sosta di 20 minuti tra un servizio e l'altro rappresenta una penalizzazione inaccettabile ai danni della categoria e dei cittadini. Le criticità nel trasporto pubblico locale vanno affrontate continuando ad investire nel comparto e aumentando l'offerta complementare garantita dal servizio pubblico non di linea. Al contrario, la sosta obbligata imposta ai soli NCC restringe di fatto il mercato trasportistico, danneggiando i cittadini e gli operatori del settore”. Così, in una nota del 9 novembre, si esprimeva Stefano Benigni, vicesegretario nazionale di Forza Italia. Ora, nel nostro ordine del giorno c'è scritto quello che il vicesegretario di una forza di maggioranza ha chiesto a gran voce in questi giorni (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista).
Sebbene ogni giorno assistiamo a nuovi incidenti nella maggioranza, nonché a nuovi momenti di scontro tra le forze di maggioranza con voti che dividono, io non credo che, in coscienza, chi ha dichiarato ciò in questi termini solo poche ore fa e ha questa posizione pubblica, poi, in Assemblea, possa votare contro un ordine del giorno che chiede esattamente quello che lui sta chiedendo pubblicamente.
Io, da questo punto di vista, chiederei questo: dato che ieri abbiamo perso tutte le occasioni per cercare di fare, attraverso questo DDL Concorrenza, delle azioni che andassero nella direzione di sanare le ingiustizie, di semplificare la condivisione delle informazioni e di fare qualcosa di utile per i cittadini, per gli operatori, per le lavoratrici e i lavoratori, per tutti, del servizio taxi e del servizio NCC, oggi, almeno, non perdiamo l'occasione su questo singolo segnale, che però è un segnale che ha una conseguenza assolutamente devastante di andare nella direzione sbagliata.
Cito testualmente un altro esponente di Forza Italia, il portavoce nazionale Raffaele Nevi. Ho visto un'intervista. Uso le parole testuali virgolettate del portavoce, che ha sostenuto che il Ministro Salvini sta facendo “un po' il paraculetto” (Commenti). Io da questo punto di vista, vi dico una cosa: non è così su questo tema, perché il Ministro Salvini è assolutamente coerente. Tutto quello che esce dal Ministero va nella direzione di impedire agli operatori di NCC di continuare a fare il loro lavoro. Forse, solo su questo punto c'è un'assoluta coerenza da parte del Ministro Salvini: vuole dare un colpo devastante a questo settore e convincere tutti coloro i quali fanno questo mestiere a cambiare lavoro. Quindi, non c'è questo tema.
Però, bisogna evitare di fare lo stesso in Aula. Non si può dire fuori una cosa e votare il contrario in Aula (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista). Mi aspetto che chi fuori da quest'Aula vuole rimuovere quest'obbligo di sosta di 20 minuti, nel momento in cui si chiede un impegno per andare in questa direzione, voti conseguentemente (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista).ANTONINO IARIAPRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Iaria. Ne ha facoltà.
PRESIDENTE (ASCANI Anna)ANTONINO IARIA (M5S). Grazie. Intervengo per chiedere di sottoscrivere e anche chiaramente per dire che noi voteremo a favore. Inoltre, intervengo per stigmatizzare questo giochino all'interno della maggioranza in cui c'è Forza Italia che esce fuori con i suoi propositi (l'ha già fatto altre volte, per esempio con lo ius scholae e altre proposte legislative) per far vedere che c'è un dibattito all'interno della maggioranza. Ma comunque, fuori, agli operatori NCC questo non interessa: se veramente ci credete, dovete fare delle cose un po' diverse, cose vere, degli atti importanti. L'ordine del giorno, tra l'altro, è un impegno e, quindi, potrebbe essere il primo passo.
Smettetela, però, di prendere in giro con questa finta contrapposizione interna che avete dentro la maggioranza per far uscire queste piccole discrasie, che poi, alla fine, nella realtà, vi vedono compatti. Ma il problema è che, in questo caso, veramente state penalizzando una categoria. Non bisogna idealizzare una categoria, ma neanche penalizzarla. Da questo punto di vista, oltre a sottoscrivere, trovo veramente ridicolo il fatto che poi uscite anche con queste agenzie da parte di Forza Italia (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).FRANCESCO EMILIO BORRELLIPRESIDENTE. Prendo atto che la deputata Pavanelli sottoscrive l'ordine del giorno.
Il deputato Benzoni sottoscrive a nome di tutto il gruppo.
Anche la deputata Gadda sottoscrive.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/2022-A/46 Casu, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 25).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/2022-A/47 Ghirra, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 26).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/2022-A/48 Bonelli, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 27).
Passiamo all'ordine del giorno n. 9/2022-A/49 Borrelli, su cui il parere è favorevole.
Ha chiesto di parlare l'onorevole Borrelli. Ne ha facoltà.PRESIDENTE (ASCANI Anna)FRANCESCO EMILIO BORRELLI (AVS). Grazie, Presidente. Ovviamente accolgo favorevolmente il parere positivo e chiedo al Governo, in particolare, che sia conseguente rispetto a quello su cui ci siamo impegnati, visto che è un ordine del giorno, cioè ad adottare, per quanto di competenza, le opportune iniziative, di concerto con gli enti locali, volte a garantire controlli e un monitoraggio da parte delle autorità competenti, al fine di evitare occupazione irregolare di spazi pubblici oltre le aree autorizzate. Sappiamo tutti che nelle nostre città c'è spesso il far west.
Bene il commercio, bene la possibilità di fare un'attività anche all'esterno dei propri locali; molto male, invece, l'occupazione di intere aree pedonali nelle città, che diventano vicoletti, perché sono completamente occupate o prese in modo assolutamente inaccettabile da parte dei locali; male avere un piccolo spazio all'interno e occupare dieci volte di più lo spazio fuori; male realizzare strutture non amovibili che bloccano la possibilità ai cittadini di potersi muovere; molto male addirittura prendersi lo spazio delle panchine o eliminare il verde pubblico con l'acido.
Da questo punto di vista, noi chiediamo - e penso che sia un interesse di tutti - che si ponga un freno a questa deregulation (Applausi dei deputati del gruppo Alleanza Verdi e Sinistra).FRANCESCO MARIPRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/2022-A/49 Borrelli, con il parere favorevole del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva (Vedi votazione n. 28).
Passiamo all'ordine del giorno n. 9/2022-A/50 Grimaldi, su cui il parere è contrario.
Ha chiesto di parlare il collega Mari. Ne ha facoltà.PRESIDENTE (ASCANI Anna)FRANCESCO MARI (AVS). Grazie, Presidente. Ci occupiamo, ancora una volta, della vicenda - stavo per dire dei balneari, ma non è così - relativa, in realtà, alle concessioni demaniali marittime, ma questo è davvero un caso di scuola. Siamo tutti vittime delle lobby in questo Paese, da questo punto di vista: i cittadini, ma anche gli stessi balneari, quelli che hanno creduto che la maggioranza di destra potesse fare gli interessi diffusi dei gestori di stabilimenti balneari, quelli familiari, quelli storici. Invece, non è stato così. Siamo arrivati al caos e chiediamo - chiedo scusa - con il nostro ordine del giorno di assicurare, almeno nelle nuove procedure, l'imparzialità e la trasparenza, accordando priorità ai progetti che garantiscano la sostenibilità ambientale e sociale, la piena accessibilità - quello che chiedono tutti - e di garantire sempre, nelle spiagge in concessione, il libero e gratuito accesso a tutti i fini della balneazione e per il raggiungimento della battigia. E ancora, una questione rilevante è il pieno rispetto della normativa vigente in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Poi, c'è una questione che diventa centrale in prospettiva, ossia che il massimo dei lotti che possono essere aggiudicati al medesimo offerente siano due, oppure che si possa partecipare per non più di due concessioni.
Ma tutto questo viene, ovviamente, negato dal Governo, perché, appunto, in questa vicenda, l'interesse privato di pochi ha sopraffatto ampiamente l'interesse generale di tutti gli altri, quelli che chiedevano di essere ascoltati e non sono stati nemmeno ascoltati: i cittadini e le associazioni che li rappresentano, che si occupano della possibilità di usufruire dei servizi sulle spiagge.
Noi, appunto, chiediamo, assieme a loro, spiagge con servizi accessibili in ogni caso, sia in caso di gestione privata sia in caso di gestione diretta da parte dei comuni. Invece, cosa fa il Governo? Rinvia tutto, ovviamente, alla fine del 2027, con l'intendimento chiaro di fare su questa vicenda un'altra campagna elettorale (Applausi dei deputati del gruppo Alleanza Verdi e Sinistra). Questo è il punto di vergogna. Ne avete fatta già più di una e ne volete fare ancora un'altra e intanto gli italiani aspettano che questo Paese si adegui alle regole comunitarie, ma sulla vostra insofferenza alle regole quando toccano i diritti di tutti già sappiamo ampiamente in questi giorni (Applausi dei deputati del gruppo Alleanza Verdi e Sinistra), e quindi provate a fare un'altra campagna elettorale ma noi proveremo a impedirvelo (Applausi dei deputati del gruppo Alleanza Verdi e Sinistra).ANTONIO CASOPRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Caso. Ne ha facoltà.
PRESIDENTE (ASCANI Anna)ANTONIO CASO (M5S). Grazie, signora Presidente. Innanzitutto, intervengo per chiedere ai colleghi di poter sottoscrivere quest'ordine del giorno e interverrei anche brevemente.
Parliamo di linea di costa, parliamo di spiagge, parliamo di balneari. Abbiamo ormai scoperto - è chiaro a tutti, compresa l'imprenditoria balneare - il fallimento dei tentativi del Governo Meloni, che avrebbero dovuto fare, in realtà, una sola semplice cosa, ossia attuare la legge delega del Governo precedente e, invece, hanno iniziato un po' a ingarbugliarsi in avventure fantasiose quali la mappatura, che poi, fortunatamente, è stata bocciata, proprio per far quel che fanno sempre, ovvero ricercare facile consenso. Ma un po' come accade sempre nella vita, poi quando i nodi arrivano al pettine la verità fa male e, di fatto, anche quella che è l'imprenditoria balneare ha iniziato, giustamente, a contestare le iniziative del Governo Meloni.
Con quest'ordine del giorno, però, si introducono dei temi che poi sono stati totalmente dimenticati nelle misure di Governo e che erano, invece, presenti in quella che era la legge delega del Governo precedente, ovvero mettere in chiaro che, quando parliamo di demanio marino e di linea di costa, non parliamo di un bene privato esclusivamente da sfruttare per scopi economici e commerciali, ma parliamo di beni comuni, parliamo anche di questo. Quindi, nella legge delega del Governo precedente chiaramente si diceva che bisogna cercare il giusto equilibrio tra il diritto di fare impresa e il sacrosanto diritto di accedere al mare che, ricordo, è un bene comune che, invece, nel nostro territorio è diventato, purtroppo, un bene di lusso.
Sinceramente, c'è un parere contrario su quest'ordine del giorno dei colleghi, in cui, in diversi punti, si chiede di rispettare la legge e si ricorda che bisogna sempre garantire l'accesso alla battigia, anche quando il bene è dato in concessione, perché lo prevede la legge. Ma è necessario sottolinearlo, perché spesso poi non è così e vengono create delle barriere che impediscono l'accesso a quello che è un bene di tutti, e questo dobbiamo sempre ricordarlo.
Quel che è successo nel nostro Paese, con la proroga costante delle concessioni, è che in tanti casi i concessionari si sono sentiti proprietari, padroni di quel bene di tutti. E, allora, poi, pure quando si chiede di escludere coloro che sono stati condannati per aver commesso abusi e illeciti legati alla loro gestione del demanio si dice di no; è assurdo, perché ci sono casi in cui sono state fatte colate di cemento sul demanio di tutti, sono stati commessi quindi illeciti e abusi e noi diciamo che queste persone non devono poter continuare a gestire un bene che è di tutti, e, invece, no (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).
Così come, da un lato, si è sempre detto, da parte dei banchi della maggioranza, che siamo contro la Bolkestein, perché dobbiamo difendere l'impossibile invasione delle multinazionali che si vogliono prendere le nostre coste e vogliamo difendere la piccola imprenditoria, ma, poi, nei fatti non è così e lo dimostra il parere contrario a quest'ordine del giorno, lo dimostra quello che è successo con la bocciatura di vari emendamenti quando il tema è stato trattato. Perché quando si dice: cerchiamo di fare in modo - e su questo c'erano anche emendamenti di maggioranza, in realtà - che la stessa impresa non possa prendere più lotti, non possa vincere le gare nello stesso comune o nella stessa regione, stiamo dicendo questo: andiamo incontro alla piccola imprenditoria, quella virtuosa, quella che rispetta anche l'ambiente e cerchiamo di contrastare invece i prenditori, questo è. E, invece, ancora una volta, la maschera è stata tolta e abbiamo chiaro qual è l'aspetto di questo Governo (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).DARIO CAROTENUTOPRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Carotenuto. Ne ha facoltà.
PRESIDENTE (ASCANI Anna)DARIO CAROTENUTO (M5S). Presidente, anch'io chiedo ai colleghi di sottoscriverlo. Io sono qui da questa legislatura, sono venuto senza una particolare esperienza dei luoghi istituzionali, li osservavo, ho lavorato nella comunicazione, e ho cercato sempre di mantenere una linea etica, che mi faceva mettere ciò che era giusto davanti a ciò che conveniva. Da quando sono qui, osservo sempre, con evidenza, che si fa quasi sempre quello che conviene e non quella che è chiaramente la cosa più giusta per tutti e quest'ordine del giorno, nella fattispecie, ne è la prova provata, perché ci sono solo richieste di buonsenso, che vanno nella direzione di quello che ci viene chiesto dall'Europa e ci viene chiesto proprio dai cittadini, evidentemente, che vorrebbero ad esempio, a Napoli, accedere al mare. Napoli è una città che sta sul mare, ma praticamente il mare non bagna Napoli, come dicono alcuni libri, com'è scritto nei titoli dei libri e, purtroppo, nel quotidiano di tutti noi.
Ebbene, di fronte a richieste così di buonsenso, di fronte alla richiesta di stare dentro le regole e le norme, voi rispondete di no, e perché? Perché dovete tutelare gli interessi dei vostri amici, di sostenitori, magari, ma che sono una esigua minoranza. Allora, io penso che il fatto che la gente non vada più a votare e non creda nella politica sia dovuto a queste decisioni, che colpiscono tutti, perché colpiscono anche un po' noi, chiaramente, ma, soprattutto, colpiscono voi, che siete al Governo e potreste dare un segnale diverso (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).PRESIDENTE. Se non ci sono altri interventi, passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/2022-A/50 Grimaldi, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 29).
Si è così concluso l'esame degli ordini del giorno. Interrompiamo a questo punto l'esame del provvedimento che riprenderà nella seduta di martedì 3 dicembre, alle ore 14, per lo svolgimento delle dichiarazioni di voto finale e la votazione finale. - Sull'ordine dei lavori. PRESIDENTE (ASCANI Anna)ANDREA CASU
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare sull'ordine dei lavori l'onorevole Casu. Colleghi, vi chiedo di lasciare l'Aula in silenzio, possibilmente, per consentire al collega Casu di svolgere il suo intervento. Prego, onorevole Casu.
PRESIDENTE (ASCANI Anna)ANDREA CASU (PD-IDP). Grazie, Presidente. Intervengo sull'ordine dei lavori per chiedere un'informativa urgente del Ministro Zangrillo, a seguito della recentissima sentenza del Consiglio di Stato che ha bloccato i concorsi dei Ministeri dell'Agricoltura e della Difesa. Ecco, da questo punto di vista si sta svelando tutta l'inadeguatezza dell'azione del Governo su un tema fondamentale, che è quello del rinnovamento e del rafforzamento della pubblica amministrazione.
Attraverso tantissimi emendamenti, una proposta di legge per annullare gli effetti del “blocca idonei”, interrogazioni e un'azione politica incessante abbiamo cercato di spiegare, unendoci alla voce dei tanti comitati, delle associazioni e dei sindacati, come in realtà non esista un conflitto tra le legittime aspirazioni delle persone che hanno già sostenuto concorsi, sono idonee e immediatamente pronte a soddisfare il bisogno della pubblica amministrazione di rinnovamento e rafforzamento e l'esigenza di fare una nuova grande stagione di concorsi. Noi, da qui al 2033, avremo un milione di dipendenti della pubblica amministrazione che andranno in quiescenza. Cosa ha fatto, invece, questo Governo? Ha fatto una scelta politica che sta generando dei danni inenarrabili, perché ha condannato gli idonei in corso di validità a non vedere soddisfatta la loro legittima aspirazione di poter entrare e, quindi, non c'è stato un adeguato scorrimento delle graduatorie rispetto a quelle che erano le esigenze testimoniate dai PIAO e da esigenze - ciascuno di noi, ciascun cittadino si può rendere conto di quanto ci sia bisogno di nuove energie nella pubblica amministrazione -; ha fatto partire una nuova stagione di concorsi in alcuni Ministeri ancora prima che scadessero le graduatorie; quindi non solo non si sono prorogate le graduatorie per consentire a tutti di potere entrare, e si tratta di persone che, purtroppo, subiscono i ritardi negli scorrimenti e nelle assunzioni - non è una loro responsabilità se ci vuole così tanto tempo a fare sì che alla loro disponibilità consegua poi la chiamata e l'assunzione -, ma adesso le conseguenze giuridiche sono che si bloccano anche i concorsi per le altre persone che li hanno fatti, in un mondo che poi spesso è rivolto alle stesse persone. Infatti, non poche sono le persone plurivincitrici e che magari erano in quella graduatoria e hanno fatto il nuovo concorso, che adesso si blocca.
Ecco, il nostro invito è quello di deporre l'ascia di guerra nei confronti di questa generazione e di capire che abbiamo bisogno di nuove energie - abbiamo bisogno di far scorrere le graduatorie, di prorogare quelle graduatorie che sono state colpevolmente fatte scadere e, al tempo stesso, di aprire una grande stagione di concorsi - e che non si può andare avanti in questa direzione. Questa direzione sta, infatti, generando problemi e questa sentenza del Consiglio di Stato lo dimostra: non solo voi, con la manovra finanziaria, state andando nella direzione, incomprensibile, di un blocco del turnover al 75 per cento, ma voi, condannando gli idonei e non creando le condizioni anche a chi fa i nuovi concorsi di poterli fare in un quadro giuridicamente chiaro di rispetto di tutti gli interessi in gioco, state definitivamente rendendo impossibile il turnover; impossibile, perché anche i nuovi concorsi vengono fermati.
A questo punto non si possono dare solo risposte evasive, non si può dire “il nostro problema è che non vogliamo che le graduatorie durino 10 anni”, perché nessuno chiede di far durare le graduatorie 10 anni. Semplicemente chiediamo che se ci sono ragazze e ragazzi che hanno fatto sacrifici, che hanno superato concorsi o che stanno facendo concorsi, questi devono avere il diritto di poter entrare e soddisfare il bisogno di rinnovamento della pubblica amministrazione. Voi, con l'operato di questo Governo, lo state impedendo, ed è fondamentale che il Ministro Zangrillo venga in Aula e si assuma la responsabilità di quello che sta accadendo (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista).IDA CARMINAPRESIDENTE. Sullo stesso argomento, ha chiesto di intervenire sempre sull'ordine dei lavori, la deputata Carmina. Ne ha facoltà.
PRESIDENTE (ASCANI Anna)IDA CARMINA (M5S). Grazie, Presidente. Mi unisco alla richiesta dell'onorevole Casu, con cui abbiamo fatto tante battaglie nella direzione della proroga di questa graduatoria del “concorsone” CUFA, il primo che venne espletato dopo anni in cui nella pubblica amministrazione veniva bloccato ogni tipo di rinnovamento.
Nuova linfa fu disposta dal Presidente Conte nel 2020, con scadenza della graduatoria il 14 gennaio 2024. Avevamo chiesto in ultimo anche nel Milleproroghe che venisse prorogata - com'erano state prorogate altre graduatorie - quella di questo concorso, atteso che si trattava di un numero di idonei che però erano anche prossimi al limite di età, proprio per il blocco che c'era stato nei concorsi pubblici, e che vedevano precluse le speranze di inserimento nella pubblica amministrazione in modo incolpevole. Quindi, è stato chiesto per loro, ma anche per evitare uno spreco di ulteriori risorse da parte dello Stato, del Governo quando c'era questo numero di idonei che aveva superato il concorso. Invece si è deciso, quando ancora non era scaduta la graduatoria, di dar luogo a due bandi di concorso, uno del Ministero dell'Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste e uno del Ministero della Difesa, il 28 e il 29 dicembre, vigente la graduatoria che quei lavoratori auspicavano venisse in scorrimento, per attingere anche loro all'auspicato posto di lavoro.
Ebbene, il Consiglio di Stato, con la sentenza del 26 novembre, ha sancito l'illegittimità del modo di operare della pubblica amministrazione e delle scelte di questi Ministeri e del Governo di porre in essere nuovi bandi concorsuali, quando ancora vigeva una graduatoria da scorrere, senza alcuna motivazione; almeno avessero motivato.
Ora, è giusto dare spazio a nuove procedure concorsuali, immettere nuovi lavoratori, ma le esigenze dell'amministrazione sono molteplici. Si poteva comporre la questione, dare una giusta risposta agli idonei in attesa da tanti anni di entrare nella pubblica amministrazione e altresì dar luogo a nuove assunzioni.
Questo modo di operare ha generato il caos ed è giusto e doveroso che adesso venga il Ministro per la Pubblica amministrazione per motivare questi comportamenti, dirci che cosa ha determinato questo caos e comporre questi sprechi definitivamente, dando risposta alle legittime aspettative sia degli idonei sia dei concorrenti di questo concorso; perché due giorni fa sono state pubblicate quattro delle graduatorie definitive, che adesso verranno poste nel nulla da questa sentenza del Consiglio di Stato, stante il cattivo operare di questi Ministeri (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).PRESIDENTE. Naturalmente riferirò al Presidente delle richieste di informativa pervenute.
- Organizzazione dei tempi di esame di un disegno di legge. PRESIDENTE (ASCANI Anna)
PRESIDENTE. Avverto che nell'allegato A al resoconto stenografico della seduta odierna sarà pubblicata l'organizzazione dei tempi per l'esame del disegno di legge n. 1950-A, recante modifiche alla disciplina della magistratura onoraria (Vedi l'allegato A).
- Interventi di fine seduta. PRESIDENTE (ASCANI Anna)GILDA SPORTIELLO
PRESIDENTE. Passiamo agli interventi di fine seduta. Ha chiesto di parlare la deputata Sportiello. Ne ha facoltà.
PRESIDENTE (ASCANI Anna)GILDA SPORTIELLO (M5S). Due giorni fa migliaia di genitori si sono collegati al sito della regione Lazio per accedere al bonus degli asili nido. Non solo non sono riusciti ad accedere perché il sito non funzionava, ma quei pochi che ci sono riusciti hanno scoperto che, quando pochi minuti dopo l'apertura della domanda erano riusciti ad accedere, i contributi erano già finiti. Perché? Perché la regione Lazio ha dimezzato i bonus, i fondi per il bonus asilo nido, da 11 milioni a 4,8 milioni. E oggi sapete cosa festeggia? Festeggia il fatto che ben 1.800 domande sono state accolte. Io vi do un dato: 1.800 in tutta la regione, ma sono 17.000 i bambini e le bambine iscritti nei nidi comunali.
Allora, questo Governo ha tagliato l'anno scorso i fondi del PNRR che avevamo destinato agli asili nido, tagliando 100.000 posti in tutto il Paese. Questo Governo ha ridotto la percentuale del 33 per cento che avevamo fissato come livello essenziale per tutte le regioni, da raggiungere in fatto di asili nido per superare gli squilibri regionali: li ha tagliati, dal 33 per cento al 15 per cento. Allora questo Governo, che si vanta di essere il Governo “dalla parte delle famiglie” - e solo di alcune, perché abbiamo visto come tratta le altre, le criminalizza pure - cosa fa? Manda in strada tutti quei genitori - e gli volta le spalle - che hanno bisogno di un servizio essenziale come gli asili nido, un servizio che non serve solo ai genitori e alle famiglie, ma serve soprattutto ai bambini e alle bambine; è un diritto esigibile. Quindi io direi: grandissima vergogna per questo Governo, grandissima davvero e quando vi dimetterete dimostrando la vostra incapacità sarà sempre troppo tardi (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).FEDERICO GIANASSIPRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Gianassi. Ne ha facoltà.
PRESIDENTE (ASCANI Anna)FEDERICO GIANASSI (PD-IDP). Grazie, Presidente. Il 30 novembre 1786, il granduca Pietro Leopoldo firmò il codice leopoldino, la nuova legge penale per il Granducato di Toscana. La Toscana divenne il primo Stato al mondo ad abrogare la pena di morte. Il rivoluzionario pensiero di Cesare Beccaria che, nel volume Dei delitti e delle pene del 1764 aveva argomentato contro la tortura e contro la pena di morte, trovava per la prima volta codificazione nell'ordinamento giuridico di uno Stato. Un lavoro mirabile ad opera di grandissimi giuristi fiorentini, come Pompeo Neri e Giulio Rucellai, che del pensiero di Beccaria erano seguaci.
L'Italia abolì successivamente la pena di morte con il codice Zanardelli del 1889, ma fu reintrodotta durante il fascismo, per volontà di Mussolini, nel 1926 e allargata ed estesa con il codice Rocco nel 1930, per essere, poi, definitivamente cancellata, con il ritorno alla democrazia e con la Costituzione, nel 1948, anche se due ulteriori interventi furono necessari, nel 1994 e nel 2007, per cancellarla ed espungerla anche dal codice penale militare in tempo di guerra.
Ad oggi, però, oltre 50 Stati nel mondo continuano ad applicare la pena di morte. Dai dati di Amnesty International e delle organizzazioni non governative in materia di tutela dei diritti umani, nel 2023 ci sono state 1.153 esecuzioni, il 30 per cento in più rispetto all'anno precedente; oltre 500 esecuzioni avvenute per reati di droga, oltre 27.000 persone sono detenute nel braccio della morte. Cina, Arabia Saudita, Iran, Somalia, ma anche democrazie come gli Stati Uniti continuano a registrare numeri elevati di esecuzioni. In un mondo in cui guerra, morte e devastazione aumentano, anche la pena di morte viene applicata sempre più intensamente.
Il 30 novembre, sabato, in Toscana, celebreremo la festa della Toscana e sarà l'occasione per ricordare questo fatto storico di 238 anni fa. Ma non basta.
Dal 1997, la Commissione ONU sui diritti umani approva ogni anno una risoluzione per la moratoria della pena di morte e l'Assemblea generale delle Nazioni Unite, nel 2007, per un'iniziativa del Governo Prodi e del Ministro degli Affari esteri D'Alema, riuscì ad approvare una risoluzione storica, quella per la moratoria. Occorre riprendere quell'iniziativa a livello internazionale e lavorare con tutti gli Stati che si riconoscono nei valori fondamentali della persona umana, per rilanciare, ancora una volta, nel mondo questa battaglia di civiltà (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista).FRANCESCO MARIPRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Mari. Ne ha facoltà.
PRESIDENTE (ASCANI Anna)FRANCESCO MARI (AVS). Grazie, Presidente. È avvenuto nella notte, è stato siglato l'accordo tra Poste Italiane e i sindacati maggioritari in quell'azienda: 7.500 tra stabilizzazioni e assunzioni nel prossimo biennio. Ma c'è sicuramente una questione di merito, perché le nuove assunzioni non risolvono i problemi della precarietà in Poste, perché si tagliano le zone di recapito, si accorpano gli uffici, si aumentano l'orario di lavoro e i turni serali e si dimenticano, ahimè, le migliaia di lavoratori che aspettano un trasferimento, in particolare al Sud, ma, soprattutto, perché questo accordo è stato siglato con una parte delle organizzazioni sindacali, seppure maggioritarie in quell'azienda.
Quindi, l'azienda si schiera e butta fuori CGIL e UIL, due grandi organizzazioni sindacali che hanno costruito la storia democratica di questo Paese, le butta fuori nella più grande azienda d'Italia, un'azienda che è sotto il controllo dello Stato, con oltre il 29 per cento del MEF e il 35 per cento di Cassa depositi e prestiti, ma questo controllo dello Stato è diventato il controllo del Governo. E il Governo compie questo atto alla vigilia di un grande sciopero generale, questo è un ulteriore elemento di gravità.
Lo sciopero, Presidente, evidentemente, fa paura e, quindi, si attacca in tutti i modi possibili, attraverso le precettazioni e attraverso gli accordi separati, come quello che è stato fatto in Poste questa notte.
Noi crediamo, innanzitutto, che ci sia un comportamento scorretto, perché andava fatta una trattativa ben diversa, capace di coinvolgere tutte le organizzazioni sindacali presenti e le RSU, ma, soprattutto, che bisognasse evitare questa provocazione alla vigilia dello sciopero generale. Ma il Governo non la pensa così e usa tutti gli strumenti a sua disposizione per provocare il sindacato. La risposta ci sarà domani.CHIARA APPENDINOPRESIDENTE. Ha chiesto di parlare la collega Appendino. Ne ha facoltà.
PRESIDENTE (ASCANI Anna)CHIARA APPENDINO (M5S). Presidente, sono mesi che intervengo in quest'Aula per denunciare la situazione che riguarda Stellantis. Nonostante le parole vuote - e noi lo sapevamo che erano vuote -, nonostante le finte rassicurazioni, si è aggiunto un altro tassello drammatico, cioè che nella mia Torino l'azienda ha annunciato nuovamente il blocco della produzione a Mirafiori, dal 2 dicembre all'8 gennaio, e temo, purtroppo, che non sarà l'ultimo.
Allora, Presidente, basta, ora basta. Quando si darà una svegliata questo Governo? Non è bastato il fatto che da 20 mesi cala la produzione industriale? Non è bastato che il PIL è fermo al palo? Non è bastato che i tavoli di crisi continuano ad aumentare? Ancora ieri, proprio con la collega qua seduta di fianco a me, Auriemma, abbiamo chiesto un tavolo di crisi per Trasnova, perché tutto l'indotto si sta distruggendo.
Allora, serve agire subito ed è per questo che voglio intervenire. Serve agire subito, lo abbiamo già detto, serve un tavolo dell'automotive che riguardi l'auto e l'indotto presso la Presidente Meloni, perché il Ministro non ci ha capito niente di quello che sta succedendo.
Serve che quei 4,6 miliardi di tagli che hanno fatto alla filiera dell'automotive, che quei fondi siano ripristinati. Serve che la cassa integrazione venga confermata, e non solo, che venga integrata, perché non ce la fanno più a vivere con l'80 per cento dello stipendio. Noi abbiamo fatto un emendamento proprio per questo. Non so, Presidente - chiudo - quando questo Governo aprirà gli occhi, uscirà dal favoloso mondo di Giorgia, andrà ai cancelli e capirà che c'è un Paese che è in ginocchio e che vuole risposte, fatti concreti, non parole, da un Governo che a parole si definiva patriota (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).ANTONIO FERRARAPRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Ferrara. Ne ha facoltà.
ANTONIO FERRARA (M5S). Grazie, Presidente. Onorevoli colleghi, oggi voglio ricordare una figura straordinaria, Damiano Marangoni, un esempio di civiltà. Il cantautore varesino Riccardo Ceratti gli ha dedicato una canzone, “Guardami”, che cattura l'essenza del suo impegno nella sua vita. Damiano, fondatore di Strade Pulite, ha iniziato nel 2015 un'opera di raccolta di rifiuti lungo le strade della Valganna, in provincia di Varese, armato solo di una bicicletta, guanti e sacchetti. Da un gesto individuale è nato un movimento che ha coinvolto decine di volontari, sensibilizzato scuole e comunità e promosso il rispetto per il bene comune.
Nonostante avesse ricevuto un premio da parte della regione Lombardia, tramite il presidente Attilio Fontana, questo premio è stato rimandato e ha creato, fra virgolette, “problemi” nella sua vita. Quindi, non possiamo dimenticare che purtroppo Damiano è stato abbandonato, fino a vivere per strada e, infine, incontrare una tragica fine nel 2023. Un fallimento che deve farci riflettere: le istituzioni devono essere al fianco di chi, con sacrificio e dedizione, costruisce un valore per la collettività. Il suo esempio ci ricorda che ogni piccolo gesto può fare la differenza e che le istituzioni devono essere sempre pronte a sostenere chi opera per il bene comune. - Ordine del giorno della prossima seduta. PRESIDENTE (ASCANI Anna)
PRESIDENTE. Comunico l'ordine del giorno della prossima seduta.
Lunedì 2 dicembre 2024 – Ore 11:
1. Discussione sulle linee generali del disegno di legge:
Modifiche alla disciplina della magistratura onoraria. (C. 1950-A)
Relatrice: VARCHI.